Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Beltane 2008 )O(

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2009 01:09
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Sesso: Femminile
Luna Gelida
12/11/2009 01:09
 
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La Stella del Meriggio, le Sacerdotesse Mitrhil e Martia e l'Iniziata Hagall si riuniscono in quell'angolo del giardino dove vengono coltivate le erbe medicinali e dove sorge una catasta di legna composta soprattutto da rami di betulla. Presto vengono raggiunte dalla nuova Domina del Lago, PrimaRosa, che di fronte a loro si cambia indossando la veste scarlatta per la celebrazione, che ha inizio subito dopo. Dama che si fa Triplice Volto, Mitrhil che invoca la Bianca Signora, Martia la Velata ed infine Kagome che si empie di Cerridwen venendo totalmente a brillar di rosso. Regna la Giusta, indiscussa padrona di Beltane e con Ella l'Amore spirituale ed anche - e soprattutto - quello fisico: Cervi e Dee, notte di Passione.


REGISTRAZIONE:


KAGOME {{ Giardini Interni | Pressi Catasta }} - {{ Silenzio avvolge i giardini, quel silenzio ch'è proprio di Lei e del Suo tempo. Meriggio...Beltane, Cerridwen...tutto infine giunge, tutto si avvicina, e l'essere della Stella Rossa vibra in tutte **
KAGOME ** le sue parti, in ogni più piccolo recesso. Ogni parte di sè tesa in quell'istante, concentrata in quei momenti che andranno presto a verificarsi. Indossa il solito abito di sempre, quello che contraddistingue l'eletta di Cerridwen. **
KAGOME ** Stranamente, le tasche dell'abito son vuote, se non per quella destra, in cui son custoditi semi di papavero; sol questo fiore, sol questa Vita che nel rituale andrà a sbocciare, l'ancella porta con sè. Non come al solito Alliaria, Achillea, **
KAGOME ** Eufrasia, Lampone, e chissà quante altre erbe ancora...una torcia, ardente, bruciante, fatta di legno di betulla, accesa al Sacro Fuoco sol qualche minuto prima, meno di un'ora addietro. Davanti alla Catasta, in attesa di colei ch'è Una e **
KAGOME ** Trina da poco più di un giorno, un abito rosso, fulgido, brillante, posato sull'erba, tra la legna ed il suolo. Per Fiheèral Ardèa Galadròs, che quest'oggi sarà chiamata ad una nuova prova. E per le Figlie, che se Ea lo accorderà loro, **
KAGOME ** contempleranno lo Splendore del Fuoco. Lei, l'Amore, la Passione. Ed inevitabilmente, il pensiero va per un attimo all'uomo dalla barba rossiccia, e alla loggia draconica. Benedetto sia Amore, e la sua Fonte. Benedetta sia Lei, ed il Rosso. **
KAGOME ** Vede sol quello. Abbagliata, da quel Sole luminoso. E, ben presto, non sarà più il Sole ad accecarla...ma Lei, la Sua giustizia e la Sua forza. Freme. Vibra. }}

HAGALL { Stanza -> Giardini Interni } ° { Ancora non lo aveva indossato…Possibile? Ancora aveva indosso quella sorta di lenzuolo arrangiato. E’ però giunto il momento di fare quel passo. Così, dopo essersi lavata e aver pettinato i lunghi capelli >>
HAGALL biondi, la bambina si sveste e si avvicina nuda alla sedia ove è ordinatamente riposta la veste verde e nera. E’ così linda e profumata. La prende e, prima di spiegarla, la stringe forte al petto. Un fruscio di stoffe accompagna un movimento >>
HAGALL lento, elegante, che scopre e poi ricopre il pentacolo nella schiena, la pelle ambrata. Tirando su la veste con le mani, Hagall si porta davanti allo specchio e si guarda, andando a lambire con la punta delle dita la stella che ha in fronte, >>
HAGALL visibile solo in controluce. Le mani vanno abilmente ad intrecciare i capelli e ad appuntarli al capo, per poi sollevare una candela rossa, posta sullo scrittoio, accanto al Grimorio. Ora non esiste più la Sciamana, ora v’è l’Iniziata, e questa >>
HAGALL si porta fuori dalla propria stanza per percorrere il corridoio dell’Ala Sacerdotale e uscire fuori, nei Giardini Interni } Siate Benedetta… { saluta quindi in un sussurro, mentre si avvicina alla Stella del Meriggio }

MITRHIL { giardini interni | pressi catasta } Questo è il suo primo rito ufficiale come neo sacerdotessa, ha smesso la vesta da iniziata smeraldina, per indossare quella del cammino dell’alba. Pallido celeste, come i cieli tersi, morbida la stoffa che >>
MITRHIL >> avvolge il suo corpo fino a lambire i piedi nudi che si intravedono appena da sotto l’ampia gonna. Beltane, finalmente è giunta, una delle solennità più significative per loro. L’inizio della bella stagione, dell’abbondanza… la festa del >>
MITRHIL >> del fuoco, della rinascita. Avanza seguendo la stella rossa verso la catasta dove si disporranno; tra le mani, la candela blu, la sua fiammella ondeggia al suo incedere. Tutto è silenzio, attesa per la venuta della dama del lago… si sente >>
MITRHIL >> come una corda tesa di un violino, pronta ad esser pizzicata, vibrata, così che la melodia possa finalmente avere inizio.

MARTIA { Giardini Interni -> Pressi Catasta } . { Nera veste che fruscia intorno alle sottili caviglie, punte dei piedi scalzi che fan capolino a tratti dall’orlo del lungo abito, biondo crine che appena giunge alle spalle e che incornicia un volto °°
MARTIA °° infantile ma dal ceruleo sguardo maturo. Fra le mani una Candela Marrone sulla quale vibra la gialla fiammella che consuma lo stoppino. Cammina la Sacerdotessa del Vespro, sono passi lesti quelli da ea mossi verso quell’angolo del Giardino °°
MARTIA °° ove vengon coltivate le erbe medicinali, verso la catasta di legno presso la quale già sostano Kagome, la Stella Rossa, e Mitrhil neo Ancella della Vergine. Giungi ivi dove regna il Silenzio, la Quiete, dove entro breve verrà celebrata °°
MARTIA °° Cerridwen nel suo massimo splendore: Beltane. Non saluti verbalmente, ma chini il capo ad entrambe le Sorelle… mentre anche Hagall, la nuova Iniziata ai Misteri, giunge alla catasta. Ora la nuova Dama del Lago tutte attendono, colei che °°
MARTIA °° l’Irlandese ha sempre conosciuto come l’Oscura Stella e che ora è divenuta Una e Trina, racchiudendo in sé l’essenza dei tre Volti. L’emozione che vibra nel tuo animo per il momento vien tenuta ben celata ed il tuo volto appare dipinto d’una °°
MARTIA °° spessa maschera di pacatezza. }

PRIMAROSA {{ Altare -> Giardini Interni }} °° { Il volto radioso par assorbire la luce di quelle poche parole mormorate dal suo amante. } Ci ricongiungeremo dopo il sacro falò. { Questo gli sussurra tra le labbra, mentre con uno sguardo delicato saluta **
PRIMAROSA ** anche la bambina. Si accosta alle sacre fiamme, con gesto deciso e fluttuante, che fruscia nell'oro dell'abito, lancia la coroncina di betulle tra le rosse lingue danzanti. Arde il legno legato a Cerridwen. Lei sfiora con un bacio la pietra **
PRIMAROSA ** dell'altare e si concentra, per allontanare da se il timore che le altre possano non riconoscerla come Dama del lago.. cosa le diranno i loro occhi?.. ma questo è il volere della Dea.. a cui sia lei che Samara si sono dovute inginocchiare. **
PRIMAROSA ** Carpisce tra le dita nivee la gialla candela accesa e muove i suoi passi scalzi, maestosi, in direzione dell'arcata che l'immetterà nei giardini interni. Quanto v'è della bambina in lei, ancora? Forti paiono le sue spalle, fiero il mento, **
PRIMAROSA ** era ormai pronta per tutto questo, Samara l'aveva addestrata dai tempi della Guerra senza che lei neppure ne dubitasse. Così la luce del giorno le indosa le ciglia e gli occhi di veggente sacra si fissano ciechi nella loro materia ma **
PRIMAROSA ** illuminati nella loro spiritualità a carezzare le auree delle sue sorelle.. delle sue figlie. Il passo prosegue, senza esitazione. Alla Rossa Stella si accosta infine e a tutte rivolge verbo. } Che la Dea, una e trina, vi benedica, sorelle **
PRIMAROSA ** mie. { Il silenzio segue a quelle poche parole mormorate con affetto e attesa. Tutte le guarda in viso, sondando i loro animi come fossero polle d'acqua limpida che alla sua Vista non sfuggono. }}

NAHMANEN {con Ardèa/ Sotto le arcate }Passeggia molleggiando appena con le braccia in modo da cullare Ardèa che tiene le mani chiuse in minuscoli pugnetti, inespugnabile ancora per quell’uomo che la tiene tra le braccia,’’Ardèa..’’la chiama piano‘’sono il>>
NAHMANEN papà tesoro ‘’.I sensi son concentrati sulla bimba quando un fruscio e rapido movimento avvertono sia il padre che la bimba che istintivamente ruota gli occhi nella direzione in cui proviene.Il padre alza appena gli occhi tenendo il capo basso.>>
NAHMANEN Una giovane fanciulla, davvero molto giovane (Hagall) passa innanzi a loro sparendo poi velocissima verso i giardini del tempio. Torna quindi a sorridere occupandosi della piccina.

PRIMAROSA {{ Giardini interni }} °° { Non v'è Tempo, ora, per ascoltare se quelle abbiano da dire qualcosa, non v'è Tempo per se stessa.. solo per il Rosso divenire. E così scorge l'abito fiammeggiante che dovrà indossare per il rito, senza timore alcuno **
PRIMAROSA ** adagia la gialla candela in terra e slaccia i lacci di velluto dell'abito che solo la notte innanzi le fu donato. Limpido il suo sguardo, imbevuto di una strana serenità e fermezza imparziale, che oscilla tra l'ambiguità divina e la perfezione**
PRIMAROSA **della stasi delle emozioni. Sul fondo degli occhi s'agitano già quelle rosse lingue che arderanno a breve.. lei è Fiamma bianca. Tessuto scivola e le sorelle potranno vederla indifesa agli occhi della Dea eppure maestosa ancora, come se nel **
PRIMAROSA ** sangue e nella carne ella fosse specchio della mutazione avvenuta in quei mesi, lentamente, gradualmente. Che fine ha fatto la ragazzina tutta ossa, dal ventre freddo e le spalle un poco ricurve, che camminava all'ombra delle colonne o **
PRIMAROSA ** passeggiava solitaria all'imbrunire? Osservate, sacerdotesse, la nuo Signora: da poco madre, con il seno gonfio e i fianchi morbidi e le lunghe gambe slanciate di nordica ninfa. Con calma infila la nuova veste e solo un cenno di vago assenso **
PRIMAROSA ** par far con gli occhi alla sua adorata Stella rossa. Raccolta la candela gialla, ecco va a sistemarsi lì dove è il suo posto. Alle spalle una betulla argentea smuove le sue fronde al vento. Ecco la voce uscirà allora, limpida come cristallo, **
PRIMAROSA ** imbevuta di ombre vaporose e nascoste.. poichè è il fuoco che dovrà prevalere in questo giorno. } **
PRIMAROSA - ** Gira, la Ruota, Corre, il Tempo. Samhain ha designato la Fine, e l'Inizio. Yule ha vegliato i mondi, nella sua morsa ghiacciata, Imbolc è stata rinascita, vita, Vergine Sposa. Ostara è giunto con le sue primizie, e la sua triplicità. Beltane, **
PRIMAROSA - ** finalmente, torna padrone dei mondi. **
PRIMAROSA ** Per un attimo lascia che la tiepida aria le passi fra le labbra, le faccia assaporare sulla lingua la Verità delle parole che dice. Sente la Ruota girare, come cardine del mondo e suo eterno viaggio immutabile e iridescente. Il suo tono si **
PRIMAROSA ** alza un poco, più forte ora, come di Guerriera. **
PRIMAROSA - ** La terra si prepara, per accogliere Cerridwen. La Madre noi invochiamo. Colei che è Giusta ed Implacabile. Colei che perdona e distrugge! Venga il Fuoco, Venga la Fiamma. Bruci ogni cosa, ardano i cuori e le carni! La Rossa li reclama, la **
PRIMAROSA - ** Rossa li desidera **
PRIMAROSA ** E il suo verbo termina nel vento, proprio lì dove era nato, mentre ella si china dopo aver fatto pochi passi e lascia la candela gialla di fronte alla catasta. }}

HAGALL { Giardini Interni . Catasta } ° { Gli occhi chiude brevemente l’iniziata, mentre inspira l’aria del Meriggio. Le Sacerdotesse si fanno tutte vicine ed infine eccola, la Fiamma Bianca, la Neve Nera. Eccola giungere con una nuova veste, una >>
HAGALL nuova forza. Gli occhi della vestale si riaprono lentamente, e lo sguardo si posa sulla nuova Signora di Avalon. Immediatamente tornano a guardare il suolo, i suoi occhi color dell’ambra. Non vuole mancare di rispetto alla Somma Stella, il capo >>
HAGALL si piega ancor di più, simulando un accenno d’inchino. Ora ch’ella ha iniziato l’invocazione, l’Iniziata si porta davanti a lei, con fra le mani la candela accesa. La fiamma traballa appena nello spostamento e lei, come madre premurosa, la >>
HAGALL protegge col palmo della mancina. Ora che le è di fronte alza lo sguardo, lo incastona per un momento in quello di Prima Rosa. Quanto avrebbe da dirle, ma non è il momento. Non un espressione sul suo viso. Il capo torna chino. Che il tutto si >>
HAGALL compia. }

MARTIA { Giardini Interni ° Pressi Catasta } . { Silente stai ancora osservando con la Candela fra le affusolate dita i volti delle tue Sorelle quando giunge colei che di Nero fino a qualche giorno pria vestiva. Beltane ha recato con sé due nuove °°
MARTIA °° Ancelle, una Iniziata ed una nuova Dama del Lago. Non hai ancora avuto modo di vederla nell’abito dorato, non hai ancora potuto felicitarti con lei per questa nuova chiamata dalla Triade tutta. Ecco che allora quegli occhi distanti e freddi °°
MARTIA °° come acque di un profondo lago ghiacciato si illuminano per un istante di luce nuova, brillano d’emozione nell’udire la voce di PrimaRosa e nello scorgere il cambiamento in ea, il tatuaggio sulla fronte che ora racchiude in sé l’intero °°
MARTIA °° spettro della luce. La Stella, madre da pochi giorni, è ora divenuta Somma, massima espressione della Dea. E’ uno sguardo che dura un secondo o forse anche meno il tuo, un guizzo repentino, rivolto solo a lei ed infine esso torna quieto, remoto,°°
MARTIA °° mentr’ella va levandosi l’abito dorato per indossar la veste per il Rito ed aprendo la Celebrazione di quest’oggi vestita di fulgido rosso. Capo eretto, mento alto, occhi posti avanti a te, sulla fronte ben visibile la stellina nera. Fierezza °°
MARTIA °° nordica. Orgoglio di far parte di tale Famiglia. }

KAGOME {{ Giardini Interni | Catasta }} - {{ Giunge Fiheèral, e tutto ha inizio. L'oro lascia il suo corpo per far spazio al rosso, le ombre si diradano, la luce pura e candida di Arianrhod si tinge di rosso, ed è Tempo che ogni cosa trovi la propria **
KAGOME ** metà perfetta, la propria maturità. E' per questo che Beltane è Amore. Completezza. Passione. Maturità, fertilità. Gli occhi si posano su Colei che dovrà imparare a chiamare oramai Domina, e non più sol Magistra, Sorella: Colei ch'è Una ed è **
KAGOME ** Tre, perfezione assoluta, beatutidine e beltade incommensurabile. China il capo al suo indirizzo, quando ea riemerge da se stessa di Rosso addobbata, e poi si fa indietro, prendendo il posto che le spetterà nel cerchio, con quella torcia **
KAGOME ** sempre in mano, fiamma calda e bruciante che guizza quasi quanto quella dell'anima. La sente, la vicinanza di Cerridwen. Il suo tempo oramai giunto. Il Rosso che invade il Tempio ed i Regni, i Mondi interi, com'è stato qualche giorno **
KAGOME ** addietro appena, quando anche PrimaRosa ha avuto il Suo rosso, e Samara ha ritrovato il proprio. In silenzio, osserva. Custode della Fiamma, ora che a vegliare sul Tempio v'è Samara. }}

MITRHIL { giardini interni | pressi catasta } Attende insieme alle sorelle. Le fiammelle brillano ciascuna nella propria mano, così come la stella tatuata sulla fronte, la sente pulsare. Il sole filtra prepotente tra le fronde delle betulle in fiore, >>
MITRHIL >> disegnando strani giochi di luce e ombre sulle donne. Osserva come tutto ha raggiunto un perfetto equilibrio. Il volto sereno, quasi un debole sorriso sulle labbra coralline. Biondi e luminosi i capelli del color del miele, lasciati sciolti >>
MITRHIL >> e fluenti cader sulle spalle. Guarda in viso prima la rossa stella, poi colei che ha iniziato il cammino con lei… infine la giovane iniziata. Un accenno di inchino col capo. Eccola infine, è giunta. La stella. Un’emozione forte pervade la >>
MITRHIL >> fanciulla, nel riconoscere in quel volto, colei che l’ha segnata solamente la notte prima. Colei che le ha aperto la strada alla bianca luce della vergine. Dunque così ha voluto la Dea… non può far a meno di toglierle lo sguardo argentato >>
MITRHIL >> dal suo volto. Volto di Madre, di stella… e ora anche della sua Signora. La vede svestire i panni dell’Oscura signora per indossare quelli dell’eterna luce. Il verbo viene professato e la candela posta vicino alla catasta. Il cerchio è così >>
MITRHIL >> aperto. Avanza fino ad arrivare vicino alla catasta di legna. La candela è accesa tra le sue mani, la fiamma ondeggia un poco. Chiara voce si leva, forte, senza incrinature. Voce di soprano, calda e quieta che si leva come filo argentato >>
MITRHIL >> verso l’astro diurno, verso Cerridwen. >>
MITRHIL - “Mia dolce Signora, Dama delle Acque, Signora del Lago e della Fonte: Giungo a invocare vostra sorella, Giungo a celebrare il vostro triplice splendore. Arianrhod ha regnato, chiara bellezza, Ed io chiedo, ora, il termine del suo regno. Il Fuoco >>
MITRHIL - attende, il Fuoco consuma l'Acqua, Evapora ogni cosa, ribolle, la Fonte Sacra. Sia ciò che è scritto sia, Venga il tempo del Fuoco, Io lo acclamo! Madre Guerriera, Vi rendo onore, ed a Voi lascio lo scettro del mondo!” >>
MITRHIL >> Così la voce si spegne in un sussurro. Un sorriso illumina il volto della sacerdotessa. Un momento stasi, per lasciare che le parole aleggino ancora sopra di loro. Poi, lentamentee, depone la candela ai piedi della catasta affianco di quella >>
MITRHIL >> gialla sistemata poco prima dalla Somma Stella. Un lieve vento si alza ad accarezzare il volto della giovane sacerdotessa. Vento che preannuncia l’arrivo di colei che ti ha preso, ti ha voluta.

NAHMANEN {con Ardèa/ Sotto le arcate } ° Contemplo la cima della tua fronte, che il mese primaverile tinse del suo lieto colore, e miro il colorarsi di nivea neve la tua pelle. Osservo il tuo vello che il sole or dipinge, investendoti della sua dorata >>
NAHMANEN luce. Vedo che un po’ dovunque, lusinghiero, i tuoi occhi color del ghiaccio, beve ogni mio lineamento cercando di carpire quasi l’Amore che provo per te ° così pensa il poeta mentre passeggia e leggero nello spirito stringe un poco più al petto>>
NAHMANEN quel frutto d’amore che non arresta mai i suoi sguardi verso il Cervo Bianco. Abbandonano ora l’arcata per dirigersi verso una delle rade panche di pietra presenti. L’odore di legna bruciata, probabilmente nei giardini interni del tempio, giunge >>
NAHMANEN fino alle nari dell’uomo e sicuramente della piccola. Ei le sorride e prima di sedersi si avvia verso il principio delle arcate, laddove vi è il portone d’ingresso.

MARTIA { Giardini Interni ° Pressi Catasta } . { Ed ecco che al loquire della Domina segue quello della Sacerdotessa dell’Alba, Mitrhil, che avanza d’un passo ed esclamata la propria invocazione ad Arianrhod, alla Vergine, poggia a terra la candela, °°
MARTIA °° vicino alla catasta di legno per poi rimaner immota al proprio posto. Gentile brezza viene ad esser percepita da te ora che la Cantante ha terminato il suo dire ed appena sfiora le tue ciocche del color del grano maturo, portandole a °°
MARTIA °° carezzare le pallide guance. Avanzi dunque di qualche passo pure tu ora, portandoti alla medesima altezza di Mitrhil tenendo salda la candela marrone fra i palmi, mentre la fiammella un poco si leva al lieve venticello ed avverti palpitare °°
MARTIA °° appena quel tatuaggio che rechi sulla fronte; schiudi dunque le coralline labbra, petali di novello bocciolo, lasciando fluire la voce calda ed appena roca, dall’accennato accento Franco } °°
MARTIA - °° Mia vegliarda Sovrana, Vecchia dei Veli, Signora della Vista e dei sensi, Giungo a invocare vostra sorella, Giungo a celebrare il vostro triplice splendore. Ancor il vostro tempo non giunge, mirabile mistero, Ma io ne annuncio la futura, °°
MARTIA - °° maestosa venuta. Eppure, ora, il Fuoco consuma la Terra, il Fuoco acceca gli occhi, Brucia ogni cosa, freme il suolo della Terra d'Estate. Sia ciò che è scritto sia, Venga il Tempo di Cerridwen, Io lo acclamo! Madre Misericordiosa, Vi rendo °°
MARTIA °° onore, e Voi ammiro mentre vi giunge lo scettro del mondo. °°
MARTIA °° { E’ voce che rimane costante per l’intera durata dell’invocazione e che infine si spegne in un soffio, lieve sussurro. E’ voce vibrante. Ed infine chinandoti vai a poggiar in terra la candela, ai tuoi piedi, poco distante da quella gialla °°
MARTIA °° deposta da PrimaRosa. Blu, giallo e marrone. Ti rialzi quindi per posar nuovamente lo sguardo artico sulle Sorelle, mentre la lieve brezza nel frattempo diviene vento, manifestando l’arrivo della Velata, di Colei che t’ha scelto e che ora °°
MARTIA °° hai chiamato tramite la preghiera. }

KAGOME {{ Giardini Interni | Catasta }} - {{ Il Tempo infine giunge, tutto scorre come deve, rapido ed immutabile. Li sente, i cardini della ruota, il mondo che gira, gli universi che si allineano per accogliere, tutti insieme, la Sua venuta. Ed è **
KAGOME ** Goia indicibile, inesprimibile, quella che avvolge la Sua eletta in quel tripudio di Rosso: tutto vede tingersi sempre più di quel colore, quasi che le sue stesse iridi e la sua stessa vista stessero mutando nel colore del sangue e del fuoco,**
KAGOME ** della torcia sacra che regge in mano. Sente quella fiammata, quel vortice impetuoso salire dentro, dalla terra stessa, pronta per Lei. I piedi, che d'improvviso divengon caldi, e se una persona normale forse a una simile sensazione suderebbe**
KAGOME **e crederebbe di trovarsi sui carboni ardenti, non è così per la Stella. Ben presto, quel falò si propaga, alle gambe. E forse adesso un comune avalonese crederebbe di avere la febbre. Ed il bacino e l'addome, mentre Mitrhil parla, Arianrhod **
KAGOME ** si fa indietro per lasciar il posto a Cerridwen, e quella lieve brezza si percepisce nel cerchio...ma ancora la fiamma brucia, e risale. Petto, Cuore. Zelkir dagli occhi di menta, Zelkir dagli occhi di Vita, quel calore che avverte con ei **
KAGOME ** oramai irrefrenabile ed incontenibile. Rosse come lo stesso fuoco, le Fiamme. E finalmente, muove. Cammina, con i piedi che, invede di abbassare la temperatura nel loro movimento, a contatto con l'aria, non fanno che aumentarla, Terra che **
KAGOME ** dona la sua Energia, Vita ovunque, formiche, steli. Gira attorno a Fiheèral, e non la guarda, non ancora. La Fiamma si può ben scorgere nei suoi occhi, a chiunque delle Ancelle la osserverà. Prende con entrambe le mani la torcia, e s'arresta **
KAGOME ** solo una volta raggiunta la catasta e le candele posate dalla Dama del Lago, Mitrhil, Martia. Non è più Kagome colei che parla. E' l'Eletta, è il Volto stesso, è l'essenza stessa di una Figlia del Meriggio nel giorno a Lei più sacro, tesa **
KAGOME ** alla Vita e alla fertilità, invasa dalle percezioni di Lei, pervasa ed accecata, abbagliata dal Fuoco, dal Sole Rosso. }} °° [[ Mia Suprema Signora, Giudice Guerriera, Signora dell'Amore e degli Affetti, Giungo a invocarvi, giungo a lodarvi!**
KAGOME ** Il tempo del vostro splendore è finalmente giunto, Gli Amanti vi attendono, Gli Universi vi acclamano Il fuoco acceca! ]] °° {{ Ed è vero. Oramai non vede più nulla, se non Rosso, se non fiamme divampanti e prorompenti. Gli occhi si fissano, **
KAGOME ** Rossi anch'essi, nell'unico punto meno luminoso degli altri, la catasta, che spezza ogni cosa, spezza il Tripudio. Ed in un gesto che nulla ha della volontà della Stella, ma dettato solo da ciò che Deve essere, Beltane, Fulgore, Passione, **
KAGOME ** Forza, la torcia vien infine lanciata tra i legni, e le braccia, or disgiunte, nuovamente levate al cielo. Sì, il fuoco acceca. Il fuoco è dentro di lei stessa. Accecata, abbagliata. Riconoscente e amante per sempre, della Madre, per la **
KAGOME ** Madre, nella stessa, medesima Madre. Finalmente, finalmente la Fronte. Oh, Signora della Giustizia! La Stella rifulge, la Stella irradia ed illumina il viso, tingendo del colore del falò, della catasta bruciante, calda, che ancora innalza la **
KAGOME ** la temperatura del suo corpo, tutto il volto intero della Stella che di Cerridwen è Figlia. Rossa. Completamente. Perfino l'abito, oramai, è di quel colore. Si irradia, Lei, nel Cerchio e per il Cerchio. In attesa che davvero si manifesti in **
KAGOME ** tutto il Suo splendore, quando prenderà possesso del corpo di Fiheèral. }} °° [[ Brucia, la fiamma, La sento, ardente, calda, impetuosa, Irrefrenabile ed immutabile, Possente più che mai! Eppure, non consuma! Le Figlie non muoiono, Le Figlie**
KAGOME ** rifulgono! ]] °° {{ Quasi urla, al vento, al cielo, a se stessa e alle Sorelle, a Lei. Calda, bollente, quasi delirante potrebbero ritenerla, se non sapessero, le Figlie, che è il Rituale. Che è il Fuoco stesso. Prende i semi dalla tasca, e **
KAGOME ** i lancia nel falò. Vita, Rosso! E poi le guarda. Su ognuna di loro posa lo sguardo, cercando Lei stessa. Cercando le Fiamme più alte, cercando il Rosso che più la accecherà. Domina. E si tendono, le anime, quasi sapesse già chi incontrerà. Si**
KAGOME ** volta. Eccola...Fiheèral Ardèa Galadròs, Madre Mia, Mia Dea! La indica, punta il dito verso di lei, annunciando la Signora dei Mondi in questo giorno. Cerridwen, che è Fiheèral. Fiheèral, che è Cerridwen. }} °° [[ Ella, Ella Splende! Di Rosso**
KAGOME ** tinta e composta, Bianco in Lei, Nero in Lei, ma fiammante e accecante l'anima sua. Venite, Sorelle! Acclamate il Fuoco, Acclamate Beltane, L'amore, la forza, la potenza! Celebrate la Madre, Celebrate Cerridwen, Ascoltate la sua parola! ]] °° *
KAGOME ** {{ Ed infine...infine il calore svanisce, la forza cessa di essere in Lei, quasi ogni sua fibra fosse trasfusa in Fiheèral, ed in Colei che la Stella Rossa ha annunciato. Priva di qualunque energia, sfiancata. Ma felice. La Madre, la Madre è **
KAGOME ** lì. E l'ha pervasa, il Suo fuoco l'ha toccata come mai avrebbe creduto possibile. L'abito torna bianco, la Stella brilla di meno e il Rosso non illumina più il viso, le labbra impallidiscono, le gote tornano chiare, si abbassa l'arto puntato **
KAGOME ** sulla Dama del Lago. Ricade, come Falena infine bruciata dal Fuoco. Ogni cosa deve pagare un prezzo, per giungere ad appagare il suo più grande desiderio. E questo è quello di Kagome, per aver contemplato Lei, nella Sua completezza, ed esserne*
KAGOME ** stata sfiorata, fino alla parte più intima di sè. Madre adorata...mai tua figlia potrà esserti più riconoscente, o più devota. Completamente, perdutamente Tua, fino alla morte, ed oltre. }}

NAHMANEN {con Ardèa/ interno tempio} Passeggia ora verso il portone spalancato ad ogni anima e si sofferma sull’uscio senza uscire per non far prender freddo alla piccina. Le rimbocca le copertine mentre lei, ora più tranquilla, dopo quel lungo dialogo >>
NAHMANEN di conoscenza con il padre si abbandona piano piano al sonno, sbadigliando e aprendo le ditina che vengon sfiorate dalla purezza della fresca aria. Cerca di stare all’angolo proteggendo Ardèa con il suo corpo in modo da non farla stare in >>
NAHMANEN corrente. Silenzio e il poeta inizia a cantare dapprima con voce quasi roca e sussurrata ‘’ La luce che tu dai/ nel cuore resterà/ a ricordarci che/l’eterna stella sei..’’ si sofferma solo per vedere la reazione della piccola, che riapre gli >>
NAHMANEN occhi e accenna un sorrisetto la voce si innalza appena chiara e un poco acuta, calda rassicurante.. ‘’ Nella mia preghiera/quanta fede c’è/ Io prego perché tu/vegli su di lei./Saggezza le darai/ la proteggerai..’’si guardano padre e figlia >>
NAHMANEN d’un affetto infinito son colmi i cuori in quei momenti.

PRIMAROSA {{ Giardini Interni }} °° { Tutte e Tre chiamate eppure solo Una su esse volgera e mostrerà il volto. Lo sente il Fuoco, come fosse palpabile serpente che le strisci dal cuore alle estremità del corpo. Serpente incantato dalla voce della sua **
PRIMAROSA ** profetessa, della sua Stella rossa che brucia, brucia come se fosse reale fiamma e agli occhi dell'Albina è proprio questo, Kagome, adorata allieva: perde la materialità del suo corpo, danza come una lingua amaranto nella luce del meriggio che**
PRIMAROSA ** domina incontrastata la scena. Senza conoscere il come, ella è pronta a sorreggere la Caduta della sacerdotessa. Le sue braccia sono le Sue braccia. Il suo sguardo, il Suo sguardo, che si imprime come lama fulgida e guerriera in quello di **
PRIMAROSA ** colei che la serve ogni giorno. Ecco, non v'è più la Fiamma Bianca, ne alcuna fiammella diversa.. vi è Rosso, rosso intenso, solo questo per la Somma Stella, che Trasfigura nella Passione della vita, nel sangue che permette l'evoluzione, **
PRIMAROSA ** nell'Amore dell'amante e della madre. La sua voce è la voce dell'incendio che distrugge e dell'adamans che rifulge negli occhi delle donne che seguono il Cuore. **
PRIMAROSA - ** Sono qui, Figlia, Sono qui, mie ancelle e devote, Rispondo alle vostre suppliche, Accolgo le vostre preghiere. Lasciate che la Fiamma vi consumi, che la mia forza vi possegga e spinga, Impavide combattete, guarite, distruggete, Siate la mia **
PRIMAROSA - ** implacabile, inevitabile mano, Giudicate i Giusti e gli Sciocchi, Sciogliete il Disegno, con la cera bollente. Io vi assisto, io vi sorreggo: mai sarete prive di energie. **
PRIMAROSA ** E sarà allora che quell'involucro che è transizione per il Volto di Fiamma andrà ad apporre le sue mani nivee proprio in mezzo alle fiamme. Non è falena e per questo non brucia. Lei stessa è quel fuoco, ora. Le lingue, bisce amaranto, paion **
PRIMAROSA ** percepire la presenza della loro Signora. E fuoco e fiamme allora siano! Esse come fiumi del cielo divino s'irradiano dalla catasta, volano attorno alle sacerdotesse come gorghi giusti e inevitabili, imparziali come colei che dispensa **
PRIMAROSA ** fertilità.. e papaveri sbocciano, come farfalle impazzite nei loro tremuli petali, sbocciano ovunque nella semenza che fu gettata, sbocciano sul prato, sbocciano finanche nelle fiamme, quando le braccia candide della Signora di Avalon si **
PRIMAROSA ** alzano tremanti e al contempo ferree e decise, mentre i suoi occhi brillano di una luce che vortica della vita che è promessa, e scie di fiamma, tre, si disegnano nel cielo, si condensano in bagliore vivido e accecante, come Stelle paion **
PRIMAROSA ** brillare nelle altitudini e tutti sull'Isola vedranno quel prodigio.. In quel preciso istante le sue labbra si dischiudono, un terrificante sorriso si delinea. Ella è Guerra, è madre di ogni cosa, è la Giusta e colei che da la Vita. **
PRIMAROSA ** Un sorriso che smorsa i suoi angoli quando l'estasi raggiunge il suo culmine sopportabile, quando la Dea abbandona le carni di colei che ha scelto per guidare l'intera famiglia sacerdotale. Scivola Prima Rosa, come un giglio bianco, scivola **
PRIMAROSA ** verso terra. }}

KAGOME {{ Giardini Interni | Catasta }} - {{ Tocco. Solo sfiorarsi di pelle, sfiorarsi della propria epidermide contro...che cosa? Dovrebbe essere la pelle di PrimaRosa, ma non è niente di tutto ciò. E' fiamme, è fulgore, è Forza, Passione, **
KAGOME ** Determinazione. Cerridwen, Madre, Guerriera e Distruttrice, Generatrice e Assassina. D'improvviso le energie le sono ridate...e non può fare a meno di seguire quella figura con gli occhi, quel corpo ch'è di Fiheèral e quell'anima che è di **
KAGOME ** Colei ch'ea adora e serve con tutta se stessa. Madre, misericordiosa ed infinitamente amorevole...che niun prezzo richiede alla Sua figlia che l'ha chiamata e annunciata. Ma spietata, guerriera. Il Fuoco la avvolge, e non più sol dentro di **
KAGOME ** sè. Lingue d'amaranto, lingue di sangue e vermiglio, attorno ad ogni ancella, dalle mani di Cerridwen stessa, quasi impalpabili, che giocan con il suo corpo e lo rinfrancano, gli dan nuova vita, nuova forza per tutto il Giro che sarà **
KAGOME ** fino al prossimo anno. Non brucia, il Fuoco, ma questo l'ha già imparato tanto tempo fa. Se Lei è nel cuore...e l'animo completamente dedito, la volontà completamente sottomessa alla Sua...nulla potrà mai danneggiarla, nulla di Lei. Del **
KAGOME ** resto, quand'anche vi fosse dolore, come potrebbe esser danno se fosse da Lei voluto? Poi, poi anche quel vortice amaranto l'abbandona, ma ea sorride, poichè il Prodigio si compie. Tre fasci di luce, tre fiamme, tre fuochi verso il cielo, **
KAGOME ** a imprimersi indelebili in esso, incastonarsi, Tre Stelle, Suo simbolo e Sua manifestazione. E quel sorriso, spietato e che taluni considererebbero orribile, spaventoso, sulle labbra della sua Signora, di Colei ch'ea serve...e che Kagome **
KAGOME ** invece trova sol magnifico, sol incredibilmente stupendo, poichè è Lei. Mai ringrazierà abbastanza, per ciò che in quel giorno Ea sta donando a lei e a tutte le figlie. E poi...Fiheèral s'accascia, esausta ed infine abbandonata. E così come **
KAGOME ** Cerridwen avea sorretto lei, la Figlia Prediletta del Rosso, così ora il volto del fuoco, la profetessa della madre, giunge a sostenere PrimaRosa, ad accogliere il suo corpo tra le sue braccia, senza che se ne renda realmente conto e senza **
KAGOME ** che vi sia volontà alcuna in questo da parte propria. E' Lei, che unisce. Di certo, anche il proprio desio l'avrebbe spinta a raccogliere Fiheèral, e ad impedirle la caduta. Ma, stavolta, è Lei. E per questo la Stella sorride e La ringrazia, **
KAGOME ** una volta di più. Quel sentimento per l'uomo dalla barba rossa nel cuore, oramai bendetto da Lei. E quella gioia, quell'estasi per il tripudio del Rosso, in tutto il suo essere, in ogni sua fibra...Madre, Cerridwen, o Potentissima, o Suprema! }

MITRHIL { giardini interni | pressi catasta } il vento le muove dolcemente le ciocche che come nube dorate si spande nell’aree. Le fiamme sono accese. La Signora è giunta. Rosse le fiamme, rosso l’astro che splende in cielo, rossa la stella che divampa >>
MITRHIL >> per poi spegnersi con la stessa naturalezza con cui si è accesa. Ed ora la somma l’accoglie nelle sue braccia, tenerezza, passione, sostegno di una e molteplici quante sono le sorelle a servire la Madre. Volto trasfigurato, volto che si >>
MITRHIL >> sovrappone a quello di colei che fu stella del vespro. Le sue labbra si muovono ma la sua voce è come se provenisse da tutto ciò che la circonda. Il fuoco è benedetto dalle mani e dalle invocazioni della Madre. Il fuoco danza sotto la sua >>
MITRHIL >> imposizione, esplode la vita intorno a loro, nuovi germogli sbocciano e il loro profumo si spande in quell’aria mossa dal vento, turbinio di colori, di petali rossi che assomigliano ad ali di farfalle librarsi nel cielo. Occhi d’argento che >>
MITRHIL >> fissano sempre con una tale meraviglia quegli eventi così carichi di potenza, di mistero, di sacralità. La Dea lascia il corpo della Somma, che come fuscello si accascia, ma c’è chi è già pronta a sorreggerla. La stella del Meriggio si >>
MITRHIL >> affianca per aiutarla, unite dallo stesso destino, semplicemente donne… semplicemente uniche. Un dolce sorriso si delinea sul volto della sacerdotessa dell’aba. Le candele sono spente ormai, il falò invece allegro >>
MITRHIL >> e scoppiettante farà loro compagnia fino al giorno seguente, dopo che la notte verrà trascorsa tra le braccia dei giovani cervi.

MARTIA { Giardini Interni ° Pressi Catasta } . { Di Rosso si dipinge Kagome nell’invocazione alla Gravida, a Colei ch’è simbolo di Giustizia, di Distruzione, di Maternità… torcia gettata nella catasta composta da numerosi legni ma più che altro da °°
MARTIA °° rami di betulla, cara a Cerridwen ed in seguito pure i semi lanciati nel Fuoco che alto si eleva dal legno in cui le fiamme hanno ben attecchito. S’accascia la Rossa Ancella e tu avverti Piccolo Fiore l’intera Triade presente e, più di tutte, °°
MARTIA °° Colei che del Meriggio è domina, stupore e letizia, questi i sentimenti che nell'animo avverti, seppur quasi non traspaia sul volto… Somma che sfiora Kagome e quest’ultima che rinasce con naturalezza. PrimaRosa che ora nuovamente riprende °°
MARTIA °° a loquire completamente trasfigurata dalla Dea… mani sul fuoco e vortice di fiamme intorno a voi tutte, bruci Blàth nel Fuoco di Cerridwen, mentre le braccia dal diafano incarnato della Domina volano verso il cielo. Il Cerchio °°
MARTIA °° dalle Ancelle composto ora è inondato di rosso colore ed improvvisi i semi di papavero aggettano i propri frutti, coprendo il prato intorno a voi di scarlatti fiori… s’affloscia infine PrimaRosa, mentre ora è la Stella che la va a °°
MARTIA °° sostenere. Refolo di vento che dunque nel Cerchio s’insinua andando a spegnere le fiammelle delle candele ma lasciando ben accesa la Fiamma che si leva dalla catasta… brezza che delicatamente stacca i petali dei vermigli fiori °°
MARTIA °° recandoli con sé e lasciando ch’essi si posino sulla veste e fra le ciocche dei capelli. Fuoco che arde, Falò che rimarrà costantemente acceso fino al giorno seguente… Beltane è giunto e, con esso, l’Amore nella sua forma spirituale ed °°
MARTIA °° in quella più fisica. Cervi e Fanciulle, benedetti dalle Fiamme di Cerridwen. }

HAGALL { Giardini Interni . Catasta } ° { Osserva la scena con occhio imparziale, inespressivo. Osserva la Fiamma che cade, la Fiamma che sorregge. Ogni cosa prende forma ed etereo disegno. Tutto sembra avere un ordine casuale ma al contempo >>
HAGALL prestabilito. Danzano sempre più velocemente le fiamme delle candele, fino a spegnersi definitivamente sotto un vento che va sollevandosi sempre più forte. L’Iniziata chiude ancora gli occhi e prega, prega l’Una e Trina, prega la Dea in ogni >>
HAGALL sua forma, ogni suo volto, nonostante ora, oggi, prevalga Cerridwen in tutte loro. Il vento che pocanzi spense le candele, ora solleva petali di papavero e li porta fino a loro, creando piccoli vortici nell’aria, posandoli come baci fra i >>
HAGALL capelli di ognuna di loro. Il rito di Beltane si è compiuto, come era giusto che fosse. Ed ora, quando il Vespro sostituirà il Meriggio, quando il Sole scivolerà verso il basso, come ora Kagome, allora avrà inizio la notte dei Cervi e delle >>
HAGALL Dee. Ma questo Hagall, giovanissima Iniziata, tu ancora non puoi comprenderlo. }

PRIMAROSA {{ Giardini Interni -> }} °° { Le braccia di Kagome l'afferrano ed ella, come nivea piuma, sopravvive al buio dell'incoscienza. I suoi occhi cangianti si riaprono per vedere le sorelle che osservano con occhi peini di stupore e gioia ciò che è **
PRIMAROSA ** accaduto. Le energie in lei si riequilibrano, seppure per lunghi attimi il suo stesso spirto fosse mescolato a quello di ogni cosa e lei stessa era l'isola. Si rialza, sfiorando in una carezza d'affetto il braccio di Kagome, le sorride, come **
PRIMAROSA ** a volerle trasmettere la gioia di poter celebrare ancora con lei e con tutte loro.. a cui volge i suoi occhi, trasfigurati dopo la Fiamma. } Sacerdotesse.. questa notte è sacra alla Passione. Il vostro Cervo vi aspetta. { Questo decalma a **
PRIMAROSA ** tutte loro, è permesso ovviamente solo a quelle che sono state già scelte da uno dei tre volti. } Che la Triade vi benedica, Sorelle, che Cerridwen vi sia guida in questo tempo a Lei sacro! { Detto questo, le saluta con un ultimo sorriso **
PRIMAROSA ** osservando poi le fiamme che ardono. Raccoglie il suo abito d'oro, che reindosserà al mattino, apre il corteo d'uscita dai giardini, lei che è buio e luce e che sente in se danzare quella forza creatrice e conservatrice che è tipica della **
PRIMAROSA ** Rossa madre. Cerridwen. }}

NAHMANEN {con Ardèa/ interno tempio} Parole sparse ad eco nel tempio, ei non le percepisce con chiarezza ma la potenza della Dea è così forte.. può esser percepita, forse influenza della mente del poeta codesti pensieri ma ei la sente, la sua adorata. >>
NAHMANEN Sorride volgendosi nuovamente ad Ardèa ‘’ La forza che ci dai/ È il desiderio che/ Ognuno trovi amore/ Intorno e dentro se..’’ la voce del padre si fa più certa chiara, dolce, profonda ma calda ‘’ Chi ha una madre e padre sa/ Che ti pregherà..’’ >>
NAHMANEN soave e melodiosa passa in un lieve acuto all’ottava bassa con agilità come se da sempre fosse abituato a cantare e praticare questi passaggi vocali. All’Accademia avea solo raffinato lo stile, ma è sempre stato intonato, con una voce morbida e >>
NAHMANEN calda che avvolgeva in sublimi sensazioni chiunque lo ascoltasse. ‘’ Dalle fede e poi/ Guidala se puoi/ Dalle forza e poi/ Tienila se vuoi/ Dove in salvo lei sarà’’ concluse trascinando in vibrante accordo l’ultima vocale della parola conclusiva.>>
NAHMANEN Questa d’ora in avanti sarebbe stata la ninna nanna che lui avrebbe cantato alla sua piccola Ardèa, che avrebbe tenuto nei ricordi dei suoi migliori anni, coperta d’Amore dai suoi genitori. Lentamente la piccola ascende al regno dei sogni >>
NAHMANEN beandosi della quiete tra le sicure braccia del papà che treman d’emozione ad ogni sfioro che ei dona a sua figlia. Chiude gli occhietti e il poeta gli dona novello bacio insu la fronte, prima di non disturbarla più lasciando che si elevi tra le>>
NAHMANEN cime più alte dell’Isola delle mele che giungono a lei, alla Dea.

Io sono la Madre e la Figlia.
Sono la Prostituta e la Santa.
Io sono la Carezza che placa il dolore e la Lama che ferisce e uccide.
Io sono la mano che regala morte e il grembo che dispensa vita.
Sono il fuoco che Distrugge e Crea.
Sono la Voce della Giusta.
Rispettami sempre.
Perchè io sono la Scandalosa e la Magnifica














... e ... la casinista dietro lo schermo...






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