Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Oestara 2015 - La danza della primavera )O(

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2015 11:49
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Luna Crescente
Diaconessa del Vespro
23/03/2015 11:49
 
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RIASSUNTO: è l'equinozio di primavera. Sacerdotesse e fedeli si riuniscono nella foresta di luce ai piedi di un melo per festeggiare Oestara, tra offerte alla Dea, danze e canti. Ad officiare il rito sono Inwe, Hagall e Nixi, mentre tra i fedeli compaiono Rakashin e Rothald.


COMMENTO: bel rito! Un grazie a tutti i partecipanti, tesse e fedeli [SM=g27836] !



La notte è piena di stelle. Silenziose osservano dall’alto, come milioni di occhi, il corteo variopinto che ha lasciato il Tempio e ha raggiunto la Foresta di Luce. Solo poco tempo fa questa è stata teatro di un avvenimento spiacevole e spaventoso, ma stanotte non ci saranno né lotte né malefici. Il melo prescelto è sano e forte e sui suoi rami numerose gemme >>

riposano in attesa. Non ci sono fiori fra le sue fronde, non ancora. Per terra, invece, sono state disposte alcune candele spente verdi, blu ed arancioni. Le radici dell’albero rendono il terreno irregolare e nella culla d’erba e muschio che si crea alla base sono state deposte ciotole contenenti tinture vegetali e ghirlande di fiori, abilmente intrecciate dalle mani delle >>


figlie del Tempio. Numerosi fedeli hanno atteso il tramonto seduti sull’erba, e quando le Sacerdotesse giungono nei pressi del Melo, essi si alzano in piedi, sorridenti, stringendo al petto diversi fagotti, dentro i quali certamente sono celate le loro offerte. La prima della fila è Inwe, vestita di rosso. Dopo di lei Nixi, col suo abito bianco, ed infine, a chiudere: Hagall. E per la prima vo

volta, con indosso l’abito dorato. Anche loro recano delle offerte che ora consegneranno.

[ GdR Play - Turni: Inwe-Nixi-Hagall-Rakashin-Rothald ]



INWE [Foresta → Melo] E' il profumo della primavera a riempire l'aria, assieme al silenzioso e vibrante carico di aspettative che reca con sé; il mondo attende di risvegliarsi a nuova vita dopo il sonno dell'inverno, giacchè è giunto il tempo di Arianrhod. I passi della Sacerdotessa del Meriggio sono silenziosi come sempre, mentre apre la fila inoltrandosi con le sorelle nella Foresta di Luce:
INWE i capelli sono sciolti, stranamente, trattenuti lontano dalla fronte soltanto da due trecce sottili, così che la stella scarlatta su di essa sia perfettamente visibile, una volta superato l'ostacolo della poca luce serale. Ha indosso l'abito rosso delle figlie della Giusta, e in vita tiene allacciato il fedele athame: fra le mani – la destra intonsa e la mancina deturpata – ha un bocciolo >>
INWE di rosa, rosso anch'esso, ancora neppure dischiuso. Si fermerebbe nei pressi del melo prescelto, carico di gemme non ancora fiorite, posizionandosi alla destra del fusto ancora giovane: quindi, non appena le altre sacerdotesse ed i fedeli avranno preso posto, andrebbe per prima a presentare il proprio piccolo dono posandolo fra le radici dell'albero, pronunciando ad alta voce la sua >>
INWE preghiera: “È passato il tempo di Rhiannon ma non è ancora giunta l'ora di Cerridwen: la Ruota gira, torna la Fanciulla. Che la fiorente perfezione della Sua primavera rechi nuova Vita a questo mondo, nella rinascita che è preludio dell'unione di Beltane.” Fatto questo, andrebbe ad immergere due dita nella ciotola con la tintura, andando a disegnare sulla corteccia le linee della runa >>
INWE Inguz, simbolo di equilibrio ed armonia; infine, raccoglierebbe da terra una delle ghirlande intrecciate con tanta cura, andando ad indossarla prima di tornare al proprio posto[Ritualisitca della Dea liv.1].

NIXI (foresta-melo) E' giunta la sera, le tenebre sono tornate nuovamente sull'isola. Ma oggi è un giorno speciale, è il tempo in cui tutto è uguale, pari e perfetto, uno di quelli di cui ogni figlia del Tempio sa riconoscere il potere e il significato. La bianca Custode non poteva cerco mancare ai festeggiamenti di oggi. Un'espressione allegra è stampata sul suo viso, una delle sue feste >>>
NIXI preferite sta per iniziare. E' di buon umore e non lo nasconde, lasciando da parte per stasera tutto ciò che potrebbe rovinarglielo. Indossa un abito candido, come sempre in realtà, ma per l'occasione lo ha preparato a puntino affinchè diventasse praticamente bianchissimo. Porta i capelli sciolti, i riccioli le cadono liberi sulle spalle. Tra le mani tiene un piccolo barattolo in vetro >>>
NIXI pieno di miele. Cammina assieme alle sorelle, formando un piccolo corteo colorato che dal tempio è giunto alla foresta di luce e ora si sta avviando verso il Melo prescelto e preparato per la cerimonia. Vi è Inwe davanti a lei ad aprire la strada e Hagall alle sue spalle. Diversi fedeli stanno aspettando il loro arrivo. Assieme alle sorelle prende posto vicino al tronco dell'albero. E' >>>
NIXI figlia della Rossa a farsi avanti per prima. E subito dopo viene il suo turno. Posa il barattolo di miele ai piedi del melo e poi pronuncia la sua preghiera: ''E' il tempo della primavera, la Fanciulla risorge dagli inferi! La Sua luce cresce, ma oggi è al pari con l'ombra. E' il giorno della perfezione, il giorno dell'Equilibrio! Sia il canto degli uccelli il suono della Sua risata, i fiori >>
NIXI la Sua bellezza!'' invoca a voce alta. ''Di nuovo la Vergine danza su questa terra!'' conclude. Infine immerge due dita nella tintura di sambuco e disegna la runa Jera, l'evoluzione, il cambiamento in meglio. E infine anche lei raccoglie una ghirlanda e se la pone sulla testa. [Ritualistica della dea liv.4]

HAGALL { Sentiero > Pressi Melo . FU } . { Dunque è giunto, infine, il tempo di rinascere. Forse la sua rinascita è avvenuta il giorno della morte di Eiluned, o il giorno in cui ha consegnato i propri ricordi alla Dea. Non si domanda quando si è chiuso e riaperto il suo Cerchio, ma si chiede se ha lo spirito giusto per celebrare questo rituale, o se non avrebbe fatto meglio a >>
HAGALL restare in meditazione nella propria alcova. Sente ancora nel petto il cuore colmo di un amore senza patria, a cui si aggrappano le bestie che ha in corpo come se fosse qualcosa di prezioso e loro ne fossero le chimere custodi. Loro sanno. L’istinto sa laddove la ragione ha perduto. Il viso è decorato con segni arcani e i capelli sono raccolti in treccine annodate tutte >>
HAGALL sulla nuca, da cui poi scivolano libere sulla sua schiena, simili a lombrichi biondi. Ha un’espressione seria, in viso. Pensierosa. Lascia che le sorelle la precedano poi, dopo di loro, ferma i piedi nudi davanti al melo. Alza il viso per un istante e sospira, poi sorride come se avesse deciso di farcela. S’inginocchia e bacia il tronco, sussurrando } Sii simbolo di rinascita. Sii >>
HAGALL perno d’Equilibrio. Sii perfetto come la Ruota che gira. { Quindi lascia per terra la sua offerta, che è costituita da una mela. La guarda con affetto e solo lei e PrimaRosa sanno cosa significa e niente per lei simboleggia la rinascita quanto i semi di quel frutto. Indice e medio della mano destra si infilano unite nella ciotola di tintura e quando le estrae le usa per >>
HAGALL disegnare sulla corteccia la runa Mannaz: integrazione degli opposti. La guarda, sussurra qualcos’altro facendo schioccare la lingua e poi si alza, non prima d’aver indossato una delle ghirlande e averne preso fra le mani qualcuna che va a mettere attorno al capo di qualche fedele. Sotto mano le capitano Rakashin e Rothald. Al primo pone la ghirlanda sul capo, se >>
HAGALL lui glielo permette, mentre al secondo consegna anche un sorriso poiché lo riconosce. Infine torna dalle sorelle, mettendosi fra una e l’altra } . { Ritualistica della Dea liv6 }

RAKASHIN - La traversata è stata più lunga di quanto si ricordasse oltre che dura. Giunto nel pomeriggio ha inizio a esplorare l'isola sacra per come se la ricorda passando dalla cittadella vista alla veloce, e virando poi verso quei luoghi a lui più vicini. La foresta è pressochè identica a come se la ricordava tranne per la sensazione di non trovarsi a diretto contatto con la Dea pagana in
RAKASHIN - persona. Porta abiti scuri da viaggiatore di fattura accettabile insieme a un mantello logoro e sono tutti sporchi e pieni di polvere da viaggio, giunge da lontano. Cammina per i sentieri della foresta con la testa tra le nuvole felice d'essere tornato al suo luogo di origine. Questa notte c'è animazione e gli odori e i rumori si rincorrono quindi è proprio dove i sensi gli indicano
RAKASHIN - che va. Giunge dove altri fedeli si raccolgono mescolandosi poi tra di loro e guardando quanto le donne della Dea fanno. Una di esse arriva perfino da lui, poggiandogli una ghirlanda sulle spalle e lui la lascia fare senza però sorriderle ma concedendole un cenno di ringraziamento silenzioso.

ROTHALD [Foresta melo] Si era messo l'alta divisa delle alte cerimonie il Guardiano per assistere a questo rito di Oestara dove la natura dovrebbe ritornare a rifiorire dopo la stagione dell'inverno. Lui è dietro al corteo in disparte. Ma sempre vigile e attento che nessuno rovini quel rito. Il suo manganello sarebbe legato al suo fianco dx, mentre la spada lunga a quello sx. I suoi gradi militari>>
ROTHALD >>sono ben in mostra sulle spalline della divisa. E' rimasto quasi solo in congrega. Solo Nephe è con lui poi più il nulla. Il comandante Octron scomparso sembra essersi eclissato. Nuvole della sua congrega aleggiano su questa festa di Oestara. Ma presto molto presto, ne parlerà con chi di dovere. Intanto il rito inizia e lui silenziosamente ne prende parte con la sua presenza.

INWE [Melo] Osserva Nixi ed Hagall farsi avanti, posando ognuna il proprio dono e dipingendo il tronco del melo con le altre rune rituali, quindi lo sguardo chiaro si posa sui fedeli in attesa: un sorriso leggero le aleggia sul volto, specchio di quello che alberga sul viso della Custode e della Somma Stella. I profumi sono tanti, e intensi: l'odore delle candele preparate da poco, dei fiori, del>>
INWE miele e soprattutto del melo attorno a cui sono tutti riuniti si mescolano con piacevole prepotenza nella coscienza della mezzosangue, ma senza arrivare a stordirla [Sensi sviluppati]. Sembra che il mondo stesso stia risvegliandosi assieme alla Fanciulla, gioendo di questo momento di transizione in cui l'Equilibrio è sovrano. Resta in silenzio, ferma al proprio posto, fin quando anche i>>
INWE fedeli non posano i propri doni ai piedi dell'albero: allora e solo allora, dopo uno sguardo a Nixi e ad Hagall, tornerà ad aprire bocca, intonando un canto antico ma appreso da poco. Non ha una voce degna di particolare nota, ma è intonata: tenderà ad acquisire maggiore sicurezza quando sentirà le sorelle unire le proprie voci alla sua, ed i fedeli con loro. Allo stesso modo, i primi passi>>
INWE della danza sono incerti, quasi trattenuti: ogni movimento riverbera di energia non ancora incanalata, mentre s'avvicina ulteriormente al melo. Sa che Nixi si muove con lei, e che assieme si muovono sulle note antiche che segnano la rinascita della Dea: sono l'una lo specchio dell'altra, mentre ne ripercorrono la storia.

NIXI (foresta - melo) Con l'ultima preghiera e il dono di Hagall l'apertura della cerimonia è compiuta, sul tronco dell'albero spiccano le rune disegnate dalle figlie della Dea. Ognuno di quei disegni è gravido dei simboli di questo giorno, anche se forse a pochi questo sarà noto. Inspira profondamente, la primavera è nell'aria, la Fanciulla cammina davvero tra loro. Lo sguardo corre sui >>>
NIXI volti dei fedeli attorno a loro, mentre diversi di questi ricevono la loro ghirlanda dalle mani di Hagall. Rimane ad osservare mentre gli abitanti dell'isola portano i loro doni ai piedi dell'albero. La maggior parte di quei volti non le sono noti, compresi quelli di Rothald e Rakashin, ma la cosa non la stupisce dopo essere stata distante così a lungo. Non c'è motivo di sentirsi spaesata, >>>
NIXI non in compagnia delle sorelle e alla presenza della Fanciulla. Lancia uno sguardo alla Somma Stella che le è affianco e poi ad Inwe, cercando in loro una qualche intesa, il segnale che è ora di cominciare il prossimo passo della cerimonia. Solo poi la sua voce si leva di nuovo. ''Venite, cantate con noi il Suo ritorno!'' invita i fedeli. Anche lei prende poi a cantare assieme alle sorelle, >>>
NIXI intonando uno dei canti antichi e sacri che ogni figlia dell'Alba conosce e usa per onorare la Dea. Insieme ad Inwe poi, inizierà a fare i primi passi di danza, avvicinandosi al melo assieme alla sorella. Le due sacerdotesse si muovono insieme, mimando gli stessi gesti in sincrono. Ma non è solo un ballo il loro, è quasi una recita, poichè ogni gesto rappresenta la Vergine che risorge >>>
NIXI dagli inferi. E sempre con un gesto ampio la Custode chiama tutti i fedeli a danzare con loro.

HAGALL { Pressi Melo . FU } . { Il cerchio viene aperto e le voci delle tre Sacerdotesse s’innalzano nella notte in un canto rituale reso festoso dalle danze di Inwe, Nixi e di molti fedeli che ballano tutt’attorno. Lei no. Lei canta soltanto, dritta come un giunco, salda come una quercia. Ama ballare, ma troppi pensieri le appesantiscono il corpo, stasera, ancorandola al >>
HAGALL suolo. Si sente in colpa, poiché ora rappresenta i tre volti e dovrebbe incarnare la Fanciulla persino più di Nixi, ma non riesce. Le ombre la ingabbiano come hanno sempre fatto, concedendole la tregua di sorridere nel vedere la festa che si scatena tutt’attorno. È fiera delle sue Vestali e lieta che il popolo abbia ancora la forza di lasciare le case, dopo una giornata di lavoro, >>
HAGALL per recarsi in foresta a danzare con loro, celebrando la Dea. Gli Spiriti si muovono nel vento e lei alterna lo sguardo dai vivi ai morti, sorridendo sinceramente ad entrambi gruppi. Stasera Roseline non è qui, perciò è l’unica che ha la possibilità di vedere il meraviglioso spettacolo che le anime dell’Isola le dedicano. Sono sempre con lei, dal primo giorno che la sua stella >>
HAGALL si è tinta di nero, e tuttora non l’hanno abbandonata. Non l’hanno fatto nella terribile notte in cui la sua stella è divenuta d’oro. Perché non c’è rinascita senza una morte. Non c’è Luce senza Ombra. Non c’è Primavera, senza Inverno. } . { Ritualistica della Dea liv6 }

RAKASHIN [Radura melo] E' Oestara. Significa che è arrivato giusto in tempo per godersi lo spettacolo della rinascita sull'isola. Le sacerdotesse si muovono a ritmo della musica della natura sfoderando la bellezza che solo la rinascita può recare con se tanto che non riesce a fare a meno che farsi rapire dalle immagini che scorrono davanti ai suoi occhi d'elfo ormai vecchio. Senza nemmeno >>>>
RAKASHIN >> accorgersene dalle sue labbra sfugge un sussurro nella lingua antica [Ehtele’mele] (Traduzione: Solstizio di primavera). Vicino al melo prosegue il rito e le danze si susseguono attirando continuamente lo sguardo dell'elfo alto. Non ha doni così mentre i fedeli posano quello che hanno portato, Rakashin si china in terra e prende alcuni fili d'erba più secca degli altri, ormai >>>>
RAKASHIN >> visibilmente morti. Rimanendo accasciato li intreccia con particolare attenzione formando alla fine un anello d'erba secca che porta nel punto dove i fedeli lasciano i doni non avendo altro e non possedendo praticamente nulla. E' povero ma ricco di spirito l'Arelda e è contento di essere tornato a casa. La sua voce si alza insieme a quelle degli altri presenti bella e candida come poche.

ROTHALD [Pressi melo] I riti continuano mentre le musiche e le danze riempiono l'aria di una sensazione festiva. Non aveva mai partecipato ad un rito del genere e con ammirazione guarda tutto quello che accade. Prende con piacere la ghirlanda che gli viene offerta. Si aprono le danze. Molti iniziano a ballare in modo frenetico quasi ma egli per istituzione rimane ad osservare non si unisce>>
ROTHALD >>alle danze quindi. Le parole del rito però gli entrano nella mente. Vede Hagall che officia come l'aveva già vista alcune volte al tempio, quando l'aveva interrogata. Non conosce le altre sacerdotesse certamente, ma tutto quello che vede fa sicuramente parte di un mondo antico che lui non conosce ancora. Ma la sua fedeltà alla Dea rimane immutata. Si perchè è grazie a lei se ha ancora>>
ROTHALD >>un braccio.

NIXI (foresta-melo) La danza comincia e si snoda attorno all'albero di Melo che fa da teatro e protagonista dei loro festeggiamenti. I fedeli si uniscono a loro sia nella danza che nel canto. Molte voci si levano nella foresta per onorare il giorno dell'equilibrio e della perfezione, per vedere la primavera sbocciare. La figlia dell'Alba continua a ballare assieme ad Inwe. Insieme sono loro a >>>
NIXI guidare la danza, fatta di gesti che hanno un preciso significato. Eccola, la Custode, con le ginocchia leggermente piegate che si solleva lentamente mimando la Fanciulla che si rialza dalle profondità dell'aldilà. Solleva il viso poi, gli occhi fissano il cielo. Una mano si solleva, in direzione di qualcosa nel cielo che tuttavia in questo momento non c'è: Arianrhod invia i suoi omaggi >>>
NIXI al Dio Sole, che ancora acerbo stava aspettando il suo arrivo. Apre entrambe le braccia e gira su se stessa, la primavera si espande. Mentre compie questi gesti non rimane ferma al proprio posto, si allontana dal melo, si riavvicina e così via. Ed è così che finirebbe per imbattersi in Rothald, fermo e fin troppo formale. La Custode interrompe il suo canto allora. ''Volete essere il Dio >>>
NIXI Sole stasera?'' lo invita. Vi è un po' di fiatone nella voce ormai. ''Il Dio e la Dea oggi si incontrano, sono giovani e ancora distanti, si osservano e si salutano. Avanti!'' insiste con un sorriso. E cosi solleva di nuovo la mano in segno di saluto come prima, ma stavolta verso il Guardiano. Lo ha eletto a Sole senza aspettare il consenso e ora può solo sperare che l'altro voglia seguirla. >>
NIXI Intanto riprende a danzare e nuovi gesti, nuovi simboli, in sincrono con Inwe.

INWE [Melo] Man mano che i gesti illustrano la danza, il cuore s'alleggerisce ed il sorriso s'allarga sul suo volto di sanguemisto. Non è sola a ballare: ci sono Nixi, i fedeli, e torme di spiriti che non vede ora e che non vedrà mai. Nulla offusca l'allegria crescente che s'alza assieme al canto antico quanto l'Isola e che si riflette nei movimenti di tutti loro: festeggiano il ritorno della >>
INWE primavera, e le ombre che hanno dominato durante l'inverno non possono che far spazio alla luce che Arianrhod reca con sé. Lancia un'occhiata ad Hagall, che non s'è unita alle danze, ed ancora una volta si chiede quali e quanti pensieri pesino sul cuore della Somma Stella per impedirle di liberarsi per qualche momento dai vincoli delle preoccupazioni e ballare con loro. Se non altro sembra >>
INWE serena, ed è con questa convinzione che la Sacerdotessa continua a seguire i movimenti della Custode dell'Alba, divenendone lo specchio: si piega, come l'altra, ma solo per alzarsi con rinnovata energia, interamente tesa verso la volta celeste. Volteggia su sé stessa, la gonna che s'allarga come la corolla di quegli stessi fiori che di lì a poco sbocceranno: i piedi battono il terreno al >>
INWE al ritmo del canto che non svanisce, quando con la coda dell'occhio scorge Nixi accostarsi a Rothald. La Dea saluta il Sole, mentre Inwe continua a danzare, fra bambini, uomini e donne di ogni età che accolgono il lato più radioso della bella stagione. Un piccolo cenno del capo ed un sorriso verrebbero fatti alla volta della Somma Stella, in un muto invito ad unirsi alla danza, ed un gesto >>
INWE verrebbe compiuto anche verso tutti coloro che ancora esitano a lasciarsi trasportare dal canto: è tempo di festeggiare.

HAGALL { Pressi Melo . FU } . { Guarda i fedeli e nota che uno di loro, uno di quelli a cui ha consegnato lei stessa una ghirlanda, si avvicina solo ora a porgere al melo la propria offerta. Non smette di cantare, ma lo segue con lo sguardo e lo vede lasciare un anello di erba secca. Sorride, rendendosi conto ch’egli ha colto perfettamente il senso di Oestara. Se il loro sguardo >>
HAGALL dovesse incrociarsi, annuirebbe. L’attenzione poi torna sulle sorelle, a cui scandisce il ritmo della danza anche battendo le mani. Sono belle e felici e si accorge che nulla, in questo momento, è per lei più importante della loro felicità e di quella di tutte le Sacerdotesse che la Dea le ha concesso da guidare. Di tanto in tanto getta uno sguardo anche su Rothald, >>
HAGALL e non la stupisce vederlo fermo al suo posto. La cosa non le dispiace, ma la diverte. Ognuno cresce secondo un proprio addestramento e lui non è certo diverso da loro. Nixi tuttavia prova a coinvolgerlo, raggiungendolo ed invitandolo a danzare. Incuriosita reclina il capo di lato, domandandosi se lui accetterà. Poi è la volta di Inwe, che quando va a guardarla >>
HAGALL si accorge d’essere stata finora oggetto della sua attenzione. L’altra la invita a danzare e per la prima volta Hagall si domanda se essere felici sia un destino o una scelta. La risposta sta nella stoffa dorata della sua gonna, che si solleva e inizia a roteare. Si. Danza. Con le altre e con tutti. Anche con i fantasmi. Danza sull’erba di Avalon, sulle ossa degli avi e sui >>
HAGALL complotti dei nemici. E ride. E canta. Alla faccia delle cose marce e secche. } . { Ritualistica della Dea liv6 }

ROTHALD [Pressi melo] E concentrato ad osservare le sacerodtesse e gli altri fedeli che danzano e offrono i loro canti alla Dea. Certamente questa festa è coinvolgente. Ma egli rimarrebbe al suo posto certamente dato il suo ruolo. Dovrebbe rimanere li ad osservare che non si avveri quel qualcosa che tempo addietro aveva procurato danni alla foresta di luce. Lui dovrebbe stare lì>>
ROTHALD >>a proteggere tutti loro. Ma i custodi della foresta dove sarebbero finiti? Sono intorno a loro? O sono letteralmente scomparsi?. Se lo domanda e mentre è assorto in quei pensieri, una giovane sacerdotessa gli si avvicina per invitarlo a danzare. Non vorrebbe, ma non vuole di certo fare una scortesia verso una figlia dell'isola sacra. Per questo accetterà il suo invito>>
ROTHALD >>e anche se non sa ballare proprio per nulla e risulterà impacciato, proverà a muoversi insieme a loro cercando di seguire il loro ritmo e quello della musica.

RAKASHIN [Radura melo] Le danze procedono e i canti anche così Rakashin li segue con leggiadria e pacatezza, senza aggiungersi alla festa nei movimenti e nello spirito ma lasciandosi però trascinare dal canto e dal senso che ci sta dietro. Qualcuno vestito in oro, evidentemente ciò che secoli fa era la somma sacerdotessa, annuisce in sua direzione cosa che fa replica l'elfo nello stesso >>>>
RAKASHIN >> modo. Un umano viene condotto nel centro del cerchio per danzare. L'Areldar è l'unico che non si lascia trascinare in quell'ambiente tanto festoso.

NIXI (foresta - melo) Il Guardiano accetta il suo invito e così la figlia dell'Alba lo trascina nella danza. I gesti che prima aveva destinato ad un sole immaginario ora li rivolge verso di lui. Cerca di girargli attorno, simulando la Dea che osserva il Dio per la prima volta. Poi di nuovo gli porge un saluto e infine con un gesto ampio imita l'atto di mostrargli la terra attorno a loro. E così >>>
NIXI molti altri gesti. Nota con la coda dell'occhi Inwe, ma soprattutto il bagliore dorato di Hagall. Sorride in sua direzione, anche se forse non verrà vista. Ma il momento in cui le danze giungono al termine sta arrivando. Smette di cantare e assieme a lei, tutte le altre voci poco alla volta tacciono come se un muto segnale si fosse diffuso tra la gente. La Custode interrompe il suo ballo, >>>
NIXI restando in piedi ferma per un momento a riprendere fiato. ''Grazie per aver danzato con me. Ora guardate'' dice al Guardiano, indicandogli l'albero prima di congedarsi da lui. Con lo sguardo poi cerca le sue sorelle tra la folla. Torna ad avvicinarsi all'albero poi, aspettando che Inwe e Hagall facciano altrettanto. Attenderà che tutte e tre siano riunite, formando una sorta di piccolo >>>
NIXI cerchio sacro attorno al melo che è fulcro della cerimonia. Le candele sono ancora abbandonate lì spente, assieme ai doni. Lancia uno sguardo ai visi delle sorelle, li osserva per qualche momento, quasi volesse cogliere qualcosa in loro, forse cercando in loro la stessa gioia che prova lei. Solleva le braccia al cielo: ''La bianca Fanciulla è risorta dagli inferi, la sua Luce cresce, ma >>>
NIXI oggi eguaglia le ombre! Sboccia la primavera sotto il Suo sorriso, gli uccelli cantano alla sua risata!'' intona ''Lontano è l'inverno, l'estate è prossima, il Dio Sole ancora aspetta. Uguali, perfetti, pari. Sia oggi il tempo della perfezione!'' intona. E la stella sulla sua fronte inizia a brillare, candida e pura della luce di Arianrhod [Luce di stella liv.4, Ritualistica della Dea liv.4]

INWE [Melo] Per un momento sono tutte assieme, unite in un ballo che dura da sempre, ed il sorriso della Sacerdotessa del Meriggio è di gioia pura e semplice, contagiata da quella stessa speranza che la Fanciulla comunica ai Suoi fedeli. Tutto è vivo, oggi, per ogni cosa è il tempo di rinascere. È tuttavia giunto il momento di terminare la cerimonia, ed i passi rallentano sino a fermarsi vicino >>
INWE al melo in fiore: qui, sulla scia di Nixi ed Hagall, Inwe alza le braccia verso l'alto, prendendo fiato prima di pronunciare con voce chiara le frasi rituali: “'La bianca Fanciulla è risorta dagli inferi, la sua Luce cresce, ma oggi eguaglia le ombre! Sboccia la primavera sotto il Suo sorriso, gli uccelli cantano alla sua risata! Lontano è l'inverno, l'estate è prossima, il Dio Sole ancora >>
INWE aspetta. Uguali, perfetti, pari. Sia oggi il tempo della perfezione!'' Anche la sua stella s'accende dei bagliori del Fuoco, e Cerridwen si fa strada attraverso la notte. [Luce di stella liv.1, Ritualistica della Dea liv. 1]

RAKASHIN [Radura melo] Il rito continua lento con le danze e le formule recitate dalle sacerdotesse che si susseguono le une dopo le altre. Rakashin ascolta quelle parole facendole scorrere come acqua di un torrente. Nessuno si accorge del vecchio elfo che osserva con distratta armonia quanto gli accade intorno, e che solo quando ormai è convinto di essere alla fine del rito cerca di contattare >>>
RAKASHIN >> telepaticamente la somma sacerdotessa per inviarle un messaggio rivolto solo a lei -Sussurro di Manwë- [Aa’ menealle nauva calen ar’ malta]. Parla nella lingua dei suoi avi non sapendo che probabilmente la donna non può capirlo. Nei tempi andati tutti su Avalon parlavano l'elfico, e questo è uno dei pochi ricordi che gli rimangono di allora, insieme a quelli meno felici.

HAGALL { Pressi Melo . FU } . { Infine le danze si fermano, e le Sacerdotesse si raccolgono davanti all’albero in un piccolo cerchio, alzando le braccia al cielo e rivolgendogli parole dette col fiatone, ma con la voce forte e sovrastante il brusio giocondo dei fedeli } La bianca Fanciulla è risorta dagli inferi, la sua Luce cresce, ma oggi eguaglia le ombre! Sboccia la >>
HAGALL primavera sotto il Suo sorriso, gli uccelli cantano alla sua risata! Lontano è l'inverno, l'estate è prossima, il Dio Sole ancora aspetta. Uguali, perfetti, pari. Sia oggi il tempo della perfezione! { la sua stella si desta durante l’invocazione ed emana un forte bagliore dorato, illuminando con i pressi del melo e le sue foglie più basse (//Luce di Stella liv6). >>
HAGALL Anche le anime si uniscono al cerchio e come falene attratte dalla luce, si fiondano a giocare nel bagliore scatenato dall’unione dei tre colori delle loro stelle. Un piccolo arcobaleno per la Dea. Un piccolo squarcio di luci colorate in questa notte dove le ombre finalmente si fanno da parte. Oestara è giunta, e come streghe hanno danzato il loro Sabba >>
HAGALL Sacro. Una voce tuttavia la raggiunge e lei riesce a percepirla come sconosciuta e maschile. Si guarda attorno e incontra lo sguardo di Rakashin, comprendendo che è lui che le parla (//Empatia +3). A quel punto risponde con lo stesso mezzo (//Telepatia liv6) dicendogli * Non comprendo la tua lingua. * per poi tornare a guardare il miracolo che sta >>
HAGALL per compiersi davanti a loro } . { Ritualistica della Dea liv6 }



Rothald e Nixi danzano insieme e Hagall ed Inwe fanno altrettanto fra loro e coi fedeli. È una grande festa e le danze continuano finchè non giunge il momento dell’invocazione. Nell’innalzarla al cielo, con lo sguardo fisso sul melo che hanno di fronte, le tre Figlie del Tempio sollevano le loro braccia proprio come fossero rami. Le loro vesti rappresentano il colore della loro rinascita >>

allo stesso modo come quello dei fiori simboleggia quella degli alberi e della natura. Appena le loro voci si spengono, ad accendersi sono le candele, come per magia. Le fiammelle danzano nel vento senza spegnersi, godendo di vita propria. È uno spettacolo suggestivo ed emozionante, ma non quanto quello che si muove sulle fronde del melo: le gemme >>

assopite infatti si schiudono, e numerosi fiorellini sbocciano rapidamente, decorandolo a festa. Nuovi boccioli nascono e fioriscono, così come quello di rosa che Inwe aveva lasciato in dono. Sbocciano anche i fiori nell’erba attorno all’albero, e lo fanno tutti ad una velocità innaturale. È un dono della Dea. Ella è li, e sussurra nelle orecchie delle Sacerdotesse e >>

dei fedeli, concedendo a tutti loro una volta stellata talmente luminosa da mozzare il fiato. Ma la festa non finisce qui. Tutti potranno riprendere a danzare e cantare e proseguire fino all’alba. Questa è la notte in cui tutto è in perfetta simmetria, è giunta. La notte che precede il giorno. L’addio che la terra da all’inverno e il benvenuto alla Primavera. La notte>>

dell’Equilibrio. Questa è la notte di Oestara.

[ GdR End ] [ Grazie a tutti, goodnight. ]


"... Sono stata l'Alba poratrice di conforto e Speranza, le mie mani hanno guarito e dato la vita...
Ma la sofferenza ha prosciugato ogni mia Luce, solo l'Oscurità mi fa da rifugio ora,
solo gli Spiriti ascoltano la mia voce...."

)O( Nixi del Vespro )O(

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