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Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( E' stato un leone a ridurvi così? )O(

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2013 02:08
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Luna Nera
Stella dell'Alba
10/08/2013 02:08
 
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Cure Keris [1\1]

)O( RIASSUNTO )O(

Keris si dirige verso il tempio per chiedere soccorso alle sacerdotesse. Trova Mitrhil nel giardino la quale si prodiga subito nel soccorrere il cavaliere dei draghi. Ad attendere i due antistante la sala visite c'è anche Nyule che offre alla Stella dell'Alba il suo aiuto. Il cavaliere è piuttosto sorpreso di apprendere che l'elfa non solo è il drago che ha conosciuto, ma è anche la neo Regina. D'altro canto Drago e sacerdotessa lo interrogano sulla natura di quelle ferite e sulla fede che è radicata in lui.
Disinfettata la ferita con un po' di unguento di Achillea, Mitrhil decide di usare l'incanto vista la posizione delicata da trattare.
Il potere viene incanalato e riversato sulla carne martoriata sotto lo sguardo vigile della draghessa che cerca di capire come avviene il contatto tra la Dea e le sue ancelle.



LINK FM


)O( REGISTRAZIONE )O(


MITRHIL {[ Soglia sala circolare – Giardini esterni ]} )O( { Il sole ha lasciato ormai l’isola di Avalon e le prime stelle si accendono nel cielo. La luna ha preso il posto al suo signore luminoso mostrando appena la sua bellezza. Come una principessa che si ritrae vergognosa. La Stella dell’Alba se ne sta immobile sul sagrato antistante i giardini esterni ad osservare la quiete notturna; le fronde che armoniose si muovono al leggero refolo di vento percependo gli odori dolciastri della terra delle mele; il canto degli uccelli notturni. Creatura eterea in quella veste bianca che scende morbida accostandosi alle forme aggraziate della giovane. I lunghi ricci biondi sono lasciati cadere sulle spalle nude, nessun fermaglio orna quel capo già di per sé dorato, solo qualche fiorellino di caprifoglio, sapientemente intrecciato, lo impreziosisce come delicati fiocchi di neve appena posati. Si siede sul primo gradino lasciando spaziare lo sguardo argenteo tra i giardini perdendosi fra le ombre proiettate dalle stesse betulle. }


KERIS [Sentiero-->giardini esterni] Con una certa fretta il Cavaliere dei Draghi percorre il sentiero che collega la cordigliera al Tempio. Dopo quel breve colloquio con Arhil nel Salone deve affrettarsi a rimettersi in sesto per tornare di nuovo operativo, una nuova missione impegna tutti loro, anche più importante del portale, trovare il loro confratello. La luna nel cielo stellato illumina appena con la sua tenue luce il volto sfregiato dell'uomo, tre graffi non troppo gravi ma da cui può uscire ancora un po' di sangue per cui cerca di tamponarli con la mano sinistra. ''Speriamo non restino le cicatrici'' dice tra sé maledicendo anche sottovoce quel mostro verde che gliele ha procurate. [°°Se sei incapace te le meriti°° commenta malvagiamente il Rosso che dopo aver ricevuto il nuovo medaglione dallo Iodrak sembra ancora più presente e unito alla mente del Draconico. *Mi pare che però a ridurlo in polvere sono stato sempre io* risponde a tono l'uomo che ormai è abituato al carattere del Simbionte *e poi se sono stato promosso non sono così incapace non trovi?* continua con un lieve sorriso °°il merito è anche, anzi, soprattutto mio, che se non fossi stato lì con te a quest'ora eri ancora nell'arena in un lago di sangue°° conclude il Drago orgoglioso come sempre]. Decide di lasciarlo perdere per adesso, concentrandosi sulla sua destinazione ormai quasi raggiunta. Indossa ancora l'armatura di cuoio nera che portava oltre il portale, non ha avuto tempo di cambiarsi e neanche era necessario a suo parere. Le spade appese alla cintura di cuoio alla sua vita: la lunga a sinistra e la corta a destra. Il nuovo medaglione svetta sul petto accanto al ciondolo donatogli da Procas. Finalmente giunge all'entrata esterna del Tempio, immergendosi nei giardini che precedono l'ingresso del Sacro luogo. Osserva attentamente i dintorni anche se non è la prima volta che si reca lì, già è stato curato una volta e poi sono comprese anche tutte le visite ai vari confratelli feriti nel passato. Dopo ancora qualche passo forse riuscirebbe a scorgere la figura della Sacerdotessa seduta sui gradini precedenti l'ingresso e un lieve sorriso si palesa sul suo viso ringraziando di aver trovato già qualcuno. ''Sid et Lex Draconis'' direbbe continuando ad avvicinarsi attirando l'attenzione d'ella su di lui. E' ancora un po' distante per cui non può ancora dire se la conosce o meno, data anche l'oscurità che gli avvolge, spera solo che possa aiutarlo.


NYULE - [giardini interni > navata centrale | forma elfica] Arretra piano, continuando a lanciare occhiate a destra e a sinistra per valutare con precisione l'entità del danno provocato tempo addietro dalla sua stessa mutazione in forma draconica. Non è passato poi molto, anzi, considerando la percezione dello scorrere del tempo per un drago, il fatto è pressochè appena accaduto. L'Eterna guarda alla scena con analitico distacco, senza rammarico per le piante abbattute e gli arbusti schiacciati: tutto tornerà presto come prima. Nella mente superiore ogni azione da compiere viene stabilita con meticolosità e una lista di attività più o meno impegnative viene tracciata tra i pensieri. ''Perfetto'', mormora piano, soddisfatta del piano appena archiviato nella memoria, mentre con lentezza si volta per portare lo sguardo dalla parte opposta alla scena, dove sembra sia esplosa una bomba, e avviarsi verso l'interno del tempio con passi leggeri e delicati. La figura minuta dell'elfa è coperta dalla più semplice delle vesti verdi e, se non fosse per il monile del pendragon che porta al collo, non ci sarebbe nulla a valorizzare l'Eterna, al di fuori del suo stesso essere: perfetta nei lineamenti, graziosa nei modi, regale nel portamento. Con due occhi d'oro dalle pupille verticali che la rendono più unica che rara.


MITRHIL {[ Soglia sala circolare – Giardini esterni ]} )O( { Tira le gambe al petto lasciando la veste libera di muoversi fino a lambirle i piedi. Piedi nudi che godono del contatto con la terra, con il calore che rilascia dopo averne assorbito per tutto il giorno. E’ il tempo del raccolto questo. Tempo che i frutti maturi possano essere colti dai rami appesantiti dal loro peso. E c’è qualcun altro che a breve raccoglierà le proprie messi, il frutto di una unione d’amore. Sorride mentre il pensiero corre a Nivienne anche se non può non essere in pensiero per l’assenza del Kuhan. Scuote appena il capo. Ogni donna riuscirà nella sua impresa più grande e non sarà di certo la presenza degli uomini a donar loro forza e coraggio… ma l’assenza di Azhael darà da pensare. E’ persa nei suoi ragionamenti quando avanza un’ombra verso di lei. Parli del diavolo… Ma no. Non è Azhael. Riconosce il saluto, ma non la sua voce, non la sua struttura fisica. } Sacrum Aveas cavaliere, come posso aiutarvi in quest’ora tarda? { E’ musicale la sua voce, dolce, uno spiraglio di luce in una notte buia. E’ troppo buio per notare la mano premuta sulla testa o il viso insanguinato. }


KERIS [Giardini esterni] Continua ad avvicinarsi alla Sacerdotessa, ora un po' più lentamente dell'andatura precedente, giusto per non spaventarla. Piano piano la figura si va delineando come anche il suo viso, la guarda attentamente ma non ha un volto conosciuto, dal saluto che gli rivolge però comprende che è una donna appartenente al Tempio, e anche dalla veste era comprensibile. Una volta arrivato ad un paio di metri da lei arresta il suo passo. Forse anch'ella ora scorge la sua condizione e con calma direbbe ''avrei bisogno di qualcosa per queste ferite milady, chiedo umilmente il vostro aiuto e quello della Dea'' il dire sarebbe rispettoso sperando che la sua richiesta sia accolta. Quelle ferite continuano a dare un po' di fastidio ma non troppo per l'uomo abituato a dolori anche peggiori causati dal suo malvagio Simbionte [//resistenza +1]. Le iridi di ghiaccio restano fisse sul volto della dama ''comprendo che l'ora non è delle migliori ma non potevo aspettare'' conclude con tono serio il Cavaliere, attendendo la risposta d'ella.


NYULE [ navata centrale | forma elfica] Come un'anima priva di peso, l'Eterna scivola lungo la navata, per fermarsi circa al centro del cerchio che delimita il sacro luogo. Gli occhi d'oro, puntati nella direzione dei giardini esterni potrebbero cogliere qualcosa di più che semplici ombre, nonostante l'oscurità e la distanza [Infravisione], ma ciò che l'aiuterà maggiormente a riconoscere le figure che si sono appena incontrate saranno le loro voci, che, nel silenzio della sera, le giungono chiare come se il vento le avesse portate volutamente fino alle sue orecchie. Sul viso delicato si fa spazio un lieve sorriso, mentre il viso di Mitrhil appare chiaro nella mente della dorata, nella cui memoria c'è spazio per tutto, anche per le fattezze del giovane cavaliere dei draghi, la cui voce ha ascoltato una sola volta. Non ci vuole la mente suprema di un drago per esser certi che l'incontro tra un cavaliere ferito e Mitrhil possa finire in un solo modo. Così la dorata riprenderebbe a muoversi, deviando dal percorso iniziale per voltarsi sulla propria destra e cercare di raggiungere l'ingresso della sala visite. Silenziosa, attenderà di veder succedere quello che sa che accadrà.


MITRHIL {[ Soglia sala circolare -> Sala visite ]} )O( { Lo vede arrestarsi a un paio di metri e, solo quando lui le chiederà aiuto noterà la mano che preme sul lato sinistro della testa andando a rispondere ad una domanda inespressa sulla posizione curiosa assunta, una mera necessita di arrestare l’emorragia. Si alza di scatto scendendo velocemente quei pochi gradini. } Ma cosa aspettavate l’invito per il tè per caso? Fatemi vedere. { Si accosterebbe al fianco sinistro del cavaliere dei draghi e senza aspettare il suo permesso poserebbe la propria mano sulla sua, sollevandogliela appena per vedere l’entità della ferita. } Avete fatto una lotta contro un… leone? E mi risulta difficile crederlo considerando che non sono animali che possono vivere in un luogo del genere. { Lascia andare la mano. } Continuate a premere e seguitemi… vedrò di ridare un aspetto più normale al vostro viso… ora è solo una maschera imbrattata di sangue. { Lo precede risalendo gli scalini e fermandosi appena sul sagrato per essere certa di essere seguita. E’ una creatura luminosa nella notte scura e Keris può solo ringraziare la buona stella di aver incontrato lei e non qualche sacerdotessa del vespro. Ma non è solo il pensiero del cavaliere a tenerla occupata. L’immagine dell’iniziata si fa largo nella sua mente dell’ancella di Arianrhod, l’avverte con la sua fioca fiamma, piccola di chi ha appena intrapreso la via, ma brillante e forte nel suo essere figlia della Dea… e non solo… °°Piccola fimma e regina… giusto in tempo siete giunta! °° [//Telepatia lvl 5] E’ la prima volta che incontra la draghessa dopo che Nymeria le ha lasciato la corona. Si volta ogni tanto sollecitando il cavaliere muovendosi nell’oscurità benevola del tempio verso la sala visite. }


KERIS [Giardini esterni-->Sala visite] La vede scattare in piedi quando il suo sguardo cade sul suo volto sfregiato, quasi sobbalza anche lui per l'azione imprevista. Viene anche sgridato per la sua calma, forse sottovalutando un po' l'entità delle ferite ma non sembravano così gravi. Ascolta la sua domanda che lo fa sorridere leggermente, in effetti però non aveva pensato ad una scusa da dire per giustificare quelle ferite alquanto insolite, decisamente. La lascia fare senza opporre resistenza quando gli toglie la mano e osserva i tagli, non ha motivo di dubitare di lei. Scosta lo sguardo però in un'altra direzione che non sia il viso della Sacerdotessa, non sapendo cosa rispondere ''beh una cosa del genere'' dice sul vago, anche se non c'è alcuna somiglianza tra l'animale da lei citato e il mostro che gli è toccato affrontare. La vede avviarsi verso l'interno invitando il Cavaliere a fare lo stesso e di certo non se lo farà ripetere. Ritorna a premere con la mano sx sulle ferite come da lei consigliato mentre si avvia dietro la dama per seguirla verso l'interno. Ma prima decide di togliersi le armi dalla cintura appena prima dell'ingresso, per rispetto verso il luogo in cui sta per entrare. Le posiziona in modo che non siano troppo in vista, dovrebbe venirle a riprendere presto comunque, almeno spera. Continua a seguirla quindi, attraversando la navata per poi andare verso la sala in cui è già stato ospite una volta. ''Vi ringrazio per la vostra premura'' principia sincero ma forse anche un po' divertito ''ma è grave?'' domanda ora un po' titubante data anche la preoccupazione ch'ella gli trasmette. Non ancora si accorge dell'Iniziata troppo concentrato sulla figura della Stella del Tempio e sulla sua risposta.


NYULE [ soglia sala visite | forma elfica] Con le mani unite davanti al petto, palmi sovrapposti e perpendicolari uno all'altro e dita piegate sui dorsi, l'Eterna osserva compiersi il destino che aveva facilmente predetto e, mentre lo sguardo d'oro segue l'avvicinarsi di Mitrhil e Keris, nella mente si formano limpide le parole della Stella di Arianrhod. Con un movimento lieve ma estremamente aggraziato, l'elfa si inchina appena, piegando un pò la gamba destra ed indietreggiando di mezzo passo la sinistra. Il capo segue quel movimento, piegandosi un poco in avanti. **Che la dea vi benedica, dama bianca**, cantilena tra i pensieri della figlia dell'Alba con il sorprendente coro polifonico che solo una mente superiore sarebbe in grado di riprodurre [//telepatia draconica 3]. **Ogni individuo giunge in tempo, in ogni momento, perchè in ogni momento la volontà di Lei ci mette esattamente dove dobbiamo essere.** Con semplicità, la dorata esprime la sua saggezza, abbracciando nuovamente Mitrhil con il canto affascinante ed avvolgente che solo lei può ascoltare. Contestualmente allo scambio mentale, si scosterebbe dalla porta, lasciando spazio per l'ingresso dei due, mentre finalmente la vera voce dell'elfa si farebbe sentire. ''Parlate e camminate, sir Keris'', risponde per conto di Mitrhil, seppur non con le parole che avrebbe usato la stella. ''Non può essere grave.'' Il tono è dolce e gentile e il viso riflette la serenità espressa dalla voce, infondendo una sorta di pace tranquilla a chi dovesse coglierne l'essenza.


MITRHIL [{ Sala Visite }] )O({ Lo sguardo si posa sull’elfa, sorridendole. } Nyule… mia regina… sono ben felice di rivederti. { La notizia della nomina ha lasciato tutte un po’ sorprese, ma chi sono loro per giudicare l’operato della Dea? Vorrebbe appoggiare la propria mano su quella dell’eterna, un piccolo cenno di congratulazioni. Avranno tempo poi per parlare. } Dunque il tuo aiuto giunge solo che propizio. { Volgendo appena lo sguardo d’argento verso l’iniziata. Apre la porta della Sala così che il cavaliere possa entrare e sistemarsi in uno dei tanti letti vuoti. Il pentolone con l’acqua è sempre sul fuoco e ormai la sua attenzione è rivolta unicamente a quei gesti che ripete automaticamente ma con molta precisione. In un catino verserà un mestolo di acqua bollente e la mescerà con dell’acqua fresca, poggiandolo sul comodino accanto al letto. } Ci sono delle compresse di garza nell’armadietto e un boccetta di unguento con un nastrino giallo. E’ Achillea, portamele per favore, così che diamo una disinfettata al viso di quest’uomo. [ //Conoscenze naturali lvl 3] Dunque il vostro nome è Keris? { Avvicinandosi al giaciglio sul quale l’uomo si sarà seduto. } Insomma, cosa combinate voi cavalieri dei draghi? E’ un continuo ricucirvi! Non è così grave, ma visto che il taglio inizia dalla testa fino alla guancia… { Sospira togliendo nuovamente la mano dell’uomo dalla ferita. } Dovrei dare un bel taglio ai vostri capelli… e comunque vi rimarrebbero delle belle cicatrici evidenti. Oppure potrei ricorrere al potere della Dea, risparmiandovi la vostra chioma e ridando splendore al vostro viso. Nyule, che ne pensi? { Sorride divertita. Il taglio non è effettivamente così grave, ma di certo fastidioso per la posizione. }


KERIS [Sala visite] Finalmente giunge sulla soglia della sala visite poco dopo essersi accorto della presenza della Draghessa, ora in forma molto più ridotta e anche sconosciuta per lui, che gli rivolge parola. La osserva attentamente dicendo poi con un lieve sorriso ''beh pensavo anche io però non si sa mai'' ma poi il sorriso scompare lasciando solo una lieve espressione dubbiosa ''aspettate...come sapete il mio nome milady?'' chiede dato che a lui non sembra di averla mai vista eppure ha una memoria abbastanza buona. Poi però tutto diventa chiaro quando la prima Sacerdotessa la chiama per nome. Un attimo di stupore sul suo viso ma solo un istante, in fondo sapeva che anche la Dorata era una Sacerdotessa solo non si aspettava di trovarla stasera. Di nuovo però torna perplesso quando sente la parola regina, insomma non riesce a far chiara una situazione che subito si trova davanti nuove sorprese. ''Lady Nyule, regina?'' chiede un po' perplesso ma poi andrebbe a chinare il capo e a portare il pugno dx sul petto in segno di rispetto. ''E' bello rivedervi, anche se vi preferisco quando sorvolate l'isola'' dice con lieve divertimento prima di tornare con l'attenzione su Mitrhil e sulle sue parole. ''Sì il mio nome è Keris milady, io invece non conosco il vostro'' chiede sempre cortese andando a prendere posto su uno dei letti vuoti sedendocisi sopra. Sorride appena alla sua domanda ''beh io è solo la seconda volta che vengo qui per farmi ricucire'' dice in sua difesa con il tono lievemente divertito. Divertimento che scompare all'istante al dire successivo della dama lasciando solo una lieve paura che però tenterà di non far notare restando impassibile [//Sangue freddo liv.3]. Tagliare i capelli?! Cicatrice?! Peggio di quanto avesse pensato ''se posso intromettermi io preferirei la seconda opzione'' commenta con un lieve sorriso speranzoso. Non che gli interessi troppo il suo aspetto, però è abituato ai suoi capelli abbastanza lunghi e per farli ricrescere ci vorrebbe diverso tempo, la cicatrice poteva anche sopportarla. Passa quindi lo sguardo dall'una all'altra mentre si mettono all'opera sul da farsi.


NYULE [ sala visite | forma elfica] Dedicando un nuovo sorriso a Mitrhil, appoggiando una mano sulla sua quando questa cercherà un contatto, le risponderebbe con un sussurro basso e melodioso. ''Nyule... non appellatemi in altro modo.'' Lascerebbe quindi che i due entrassero nella sala per poi seguirli all'interno con misurata lentezza. ''E' tanto appassionante quanto inspiegabile l'animosità che spinge la razza umana a combattere così di frequente'', commenta senza rivolgersi a nessuno in particolare, mentre con pazienza esegue gli ordini impartiti dalla Stella dell'alba che in fatto di cure e guarigioni ne sa più di qualsiasi altro su quest'isola, draghi compresi. Garze e unguento vengono condotti fino al giaciglio scelto da Keris, che verrà osservato con attenzione da più vicino. ''Non so se sarebbe felice di essere scomodata per evitare un taglio di capelli'', sentenzia sollevando le spalle, riferendosi alla dea per rispondere alla domanda di Mitrhil. ''Ma so che voi rischiereste anche la sua ira pur di non lasciare che segni di battaglia contaminino il corpo di un credente.'' Sorride apertamente alla Stella, divenendo poi immediatamente seria e rivolgendo di scatto gli occhi d'oro a Keris. ''Perchè voi SIETE un credente devoto, non è così?!'' Visto da così vicino, lo sguardo caratterizzato da quei due occhi tanto particolari potrebbe risultare in qualche maniera inquietante, ma il viso di elfa che lo ospita e la successiva espressione - quella naturale, pacifica, accondiscendente - non possono che rinfrancare l'animo di chiunque la osservi. Con delicatezza l'Eterna porgerebbe alla sacerdotessa quanto richiesto, dedicando poi a Keris altre brevi parole. ''Regina, sì...'' annuisce accarezzando leggermente il monile del pendragon che le cinge il collo. ''...Questa è la realtà delle cose.'' Il commento è distaccato, pronunciato quasi come se quel fatto non avesse alcun peso. ''Una realtà che non mi impedirà di volare ancora nel cielo di Avalon, per il vostro piacere.'' Scherza, sebbene sia raro che lo faccia. ''Piuttosto, dovrò incontrare il vostro Iodrak... Semmai doveste incontrarlo prima di me, rammentateglielo. E ora diteci... dove avete trovato quel LEONE?'' Lo sguardo si sposta complice a cercare quello di Mitrhil, per un attimo fugace, e infine si focalizzerebbe su Keris per recepire ogni vibrazione che possa essere foriera di un'eventuale menzogna [//empatia draconica 3].


MITRHIL [{ Sala Visite }] )O({ Sorride sincera alle parole di Nyule per poi osservare l’evidente sorpresa nel volto dell’uomo nel trovarsi al cospetto della regina. [//empatia lvl 3] Lo guarda di sottecchi mentre prepara il necessario lasciando a Nyule di replicare in proposito, mentre imbeve un po’ di unguento la garza portatale dall’eterna. } Il mio nome è Mitrhil Ser… ho immaginato che foste venuto in altri tempi. Quasi mai le armi vengono riposte all’ingresso del tempio. Gesto che ho molto apprezzato. Dunque o siete particolarmente devoto… -annuendo a quanto richiesto dalla regina- oppure, come avete appena confermato, siete già venuto in passato. Vi assicuro però che, alcuni dei vostri confratelli, hanno preso in affitto dei letti direttamente qui alla sala visite! { Scuote appena la testa sedendosi alla sinistra del cavaliere, cominciando a pulire e disinfettare più che altro i contorni della ferita per osservarne meglio la natura. Ascolta con attenzione pur non perdendo interesse nella sua missione, scambiandosi appena un’occhiata divertita con l’eletta. Le piacerebbe sapere anche a lei come si è procurato quella ferita anomala. Perché è evidente che non si tratta di una ferita da lama o da armi. Almeno non quelle da lei conosciute. } Oppure deve essere stata qualche graziosa fanciulla che ha respinto il vostro corteggiamento! { E’ seria mentre continua nella sua opera e non c’è traccia di ilarità sul suo volto, sebbene si stia divertendo un po’ troppo a torturare quel cavaliere. [// Imperturbabilità lvl 5] Le sue dita si muovono abili, delicate nel tocco mentre continua a pulire e disinfettare la ferita. } Non dovrò scomodare troppo la mia Signora, i tagli non prevedono che io tenga troppo a lungo incanalato il Suo potere. Ser Keris tornerete come nuovo… ve lo garantisco! { Sorride ora alzandosi e buttando la garza nel catino per riporre il tutto sul davanzale della credenza. Ci penserà Rois poi a sistemare più tardi. }


KERIS [Sala visite] Sofferma il suo sguardo su Nyule mentre ascolta attentamente le sue parole. ''Ci possono essere diversi motivi per combattere, anche per qualcosa di giusto, non trovate?'' chiede con tono sereno esternando un pensiero. Sospira poi alla sua successiva affermazione, quasi aspettandosi che la sua richiesta era troppo insignificante, dovrà prepararsi all'inevitabile, forse sarà più doloroso questo che quando gli è stata procurata la ferita *maledetto mostro* pensa tra sé con rabbia. Ma poi sembra tornare la speranza alle successive parole della Dorata, da cui non ha mai distolto lo sguardo. ''Io credo nella Dea, nel suo potere, forse non sarò qui da molto tempo ma si nota subito che quest'isola non è un luogo comune, è piena di magia, mistero, decisamente un posto affascinante che non smette mai di sorprendere'' commenta sincero con un sorriso prima di alzare gli occhi verso l'alto quando la Draghessa torna sull'argomento 'leone', non le sfugge proprio nulla. Non vuole mentirle, primo perché non è da lui e secondo è molto probabile che neanche ci riesca ad ingannarla, non è molto bravo nelle chiacchiere. ''Come ha detto lady Mitrhil non qui'' dice sereno, in fondo è vero, non sa ancora nemmeno che luogo sia quello in cui sono stati. ''E tornando sull'argomento Dea, ho anche cercato la sua protezione prima di andare a caccia di leoni'' conclude divertito ma sincero. Torna poi sulla Sacerdotessa che lo sta medicando cercando di guardarla con la coda dell'occhio per non muovere la testa. ''Io le ho sempre riposte all'ingresso le armi, e anche un'altra volta mi è stato detto da un'altra Sacerdotessa che apprezzava il gesto'' commenta sorridendo lievemente ''in fondo questo è un luogo di pace, quelle non servono di certo qui'' il tono sereno, mentre fa qualche lieve smorfia di dolore al tocco della dama sulla ferita a cui cerca di non dare peso però [//resistenza +1]. Alla sua ultima affermazione però resta un secondo sorpreso e forse anche imbarazzato, parole che gli fanno tornare in mente la sua Artista, non perché gli abbia fatto quella ferita naturalmente. Da quanto tempo non la vede? Tanto, ed è meglio non farsi ritrovare in quello stato se non vuole farla preoccupare. Dopo alcuni istanti di silenzio direbbe ''nessuna ha mai rifiutato i miei corteggiamenti'' risponde con finta superbia e scherzando verso la donna prima di rispondere più seriamente ''no, non è certo quello, non ho bisogno di corteggiare nessuna dato che il mio cuore appartiene già a ad una donna, non mi servono altre fanciulle'' conclude tranquillamente, strano abbia esternato questo suo 'segreto' così facilmente, di solito è un argomento che evita ma forse le due Sacerdotesse gli ispirano fiducia. ''Grazie al cielo'' conclude poi all'ultima affermazione di Mitrhil lasciandolo un po' sollevato di non ritrovarsi con quella cicatrice sul volto per sempre.


NYULE [ sala visite | forma elfica] Scostandosi un poco per non intralciare l'operato di Mitrhil, la dorata rimarrebbe in prossimità del giaciglio, semmai la Stella dovesse assegnarle altri compiti da svolgere. ''Certo Keris'', sussurra rivolgendosi al giovane. ''Ma chi decide cosa è giusto?'' La domanda è semplice ma, posta proprio da chi è l'emblema della giustizia, della lealtà, della correttezza, risulta pesante come un macigno e rende meno ovvia del previsto la possibile risposta. L'attenzione dell'Eterna resta su Keris, del quale vuole ascoltare ogni parola senza perdersi nulla: la vibrazione della voce, il mutare del tono, i movimenti degli occhi e del viso, e ogni altro piccolo indizio che rechi con sé eventuali emozioni discordanti col racconto [//empatia draconica 3]. Ne coglierebbe la sincerità, ma anche il modo fin troppo palese di rispondere senza rispondere, cercando di sviare l'argomento di maggior interesse. ''Certo, non qui'', ripete con la voce che è un dolce e delicato sussurro accondiscendente. ''Non ci sono leoni al tempio, né altre creature che possiedono artigli, al di fuori di una, e - ne sono certa - non è stata quest'ultima a farvi quei graffi.'' Il viso dolce non si scompone, il tono non si alza, la gentilezza non si incrina nemmeno per un attimo. ''Ma ora non pensateci più, in fondo vi abbiamo disturbato abbastanza con tutte queste domande e, se aveste voluto raccontarci i dettagli della vostra avventura, l'avreste fatto subito. Ma è comprensibile che non tutte le verità possano essere svelate a degli estranei, come possono essere colei che sta per guarirvi da ogni ferita senza lasciare nemmeno un segno e colei che, in quanto regina, rappresenta quest'isola [//diplomazia +3]. Non è la curiosità a spingere l'eterna a testare Keris, quanto piuttosto quella continua voglia di apprendere di più sulla razza umana ed i suoi comportamenti. Terminato di parlare, abbandonerà l'attenzione sul draconico, per concentrarsi su Mitrhil e attendere pazientemente di vedere come quel potere divino, a lei ancora tanto lontano, possa fluire nelle mani di una mortale.


MITRHIL [{ Sala Visite }] )O({ Ascolta con quanta solerzia e convinzione asserisce di credere nella Dea e nel suo potere. Questo le basta. Le altre questioni per il momento le lascia alla saggezza di Nyule. Non trova menzogna nel suo viso e la precedente sacerdotessa che l’ha preso in cura avrà già vagliato il suo animo. [// Empatia lvl 3] Annuisce serenamente alle parole del draconico. } Non lo metto in dubbio Ser Keris… Dunque per saperne di più su questo leone ci toccherà aspettare a quanto pare! { Lancia uno sguardo divertito benché, l’eterna, potrà sicuramente leggere un’ombra di preoccupazione sul volto della stella. Che altre creature abominevoli dovranno aspettarsi? Prende un profondo respiro sedendosi nuovamente alla sinistra del cavaliere e avvicinando le dita lì dove la carne è martoriata. } Se siete pronto… io inizierei. { Non aspetta la replica, dubita che possa avere qualcosa in contrario. Chiuderebbe le palpebre, andando a celare le iridi argentate per tentar di concentrarsi meglio. Inspirerebbe ed espirerebbe lentamente, più volte, provando direttamente a chiedere aiuto alla Signora dell’Alba incanalando dentro di sé l’amore per la vita, il potere della rinascita e della guarigione. Ad Arianrhod si affiderebbe totalmente e incondizionatamente. La tranquillità e la quiete del luogo è tale nella sala visite, ma ciò non basterebbero se quel silenzio e quella concentrazione non le ricercasse dentro di sé permettendole così di trovare la fonte della vita. E la scorgerebbe, in fondo alla sua anima pulsare come il primo battito primordiale, e proprio come una donna attingerebbe alla fonte con la brocca, anche la la Stella dell’Alba protenderebbe la sua volontà per far suo quel barlume di luce. [ // Volontà ferrea lvl 3 - [// Concentrazione 1/3 ]


KERIS [Sala visite] Ritorna nuovamente con lo sguardo sulla Dorata all'udire le sue parole. Decisamente saggia e molto acuta nel porre le domande più difficili, da vero drago. [°°Solo perché stupisce te non significa che sia una cosa tanto speciale°° commenta infastidito il Rosso °°se vedresti me all'opera allora moriresti dalla sorpresa°° conclude con leggera ironia e superbia, parole che il Cavaliere dei Draghi ignora per ora]. ''Beh già la violenza di per sé non è giusta, ma se usata per difendere gli altri quella per me è una motivazione giusta, forse non per tutti, ma sono sicuro che anche voi la pensate così'' commenta in direzione di Nyule con tranquillità, i discorsi filosofici non sono certo il suo forte però una risposta semplice può sempre essere efficace. Questo però non distrae l'Iniziata dall'argomento che tanto sembra incuriosirla, almeno secondo lui, e in fondo anche lui sarebbe curioso al posto dei presenti. E la Dorata sembra proprio tentare di convincerlo con la psicologia, farlo sentire quasi in colpa di celare l'origine di tali ferite. Vorrebbe dirglielo, in fondo sa che di loro ci si può fidare ma è anche vero che lo Iodrak si fida di lui e non gli è stato dato il permesso di dire niente riguardo la missione, non vuole rischiare di prendersi qualche altra ramanzina proprio adesso che le cose stanno migliorando tra loro. ''Io ho capito chi siete e vi rispetto molto, come anche la Sacerdotessa qui presente, ma io rispondo agli ordini di altre persone e non posso dire niente senza il loro permesso, sono sicuro che voi capiate'' dice guardandola negli occhi, quegli occhi che quasi potrebbero terrorizzare qualcuno al solo scorgerli ma lui è abbastanza abituato a tali visioni [//Sangue freddo liv.3]. ''Se volete sapere qualcosa su ciò che è successo parlatene con Arhil quando la incontrerete, vi assicuro però che niente minaccia l'isola'' conclude, almeno è quello che crede, fin'ora niente è uscito da quel portale. Ritorna poi a guardare Mitrhil alle sue parole, annuendo appena con il capo, ma neanche troppo per non rischiare di muovere la parte ferita, dicendo ''certo, fate pure'' e quindi attenderebbe di vedere con i suoi occhi ciò che la Dea può fare attraverso le sue Ancelle.


NYULE [ sala visite | forma elfica] Ascolterà la replica di Keris e gli risponderà semplicemente con un cenno del capo e brevi parole, liquidando così ogni altra discussione ''La lealtà è una dote ammirevole.'' Il tono è lo stesso usato in precedenza e l'espressione la medesima. Non solo dolce, aggraziata e saggia, ma anche estremamente comprensiva. A quanto pare, una buona regina. Dopo quel breve attimo, ogni recettore verrebbe sintonizzato sulla Stella dell'alba e su quanto ha cominciato a fare. Nella mente dell'Eterna si crea così un microcosmo nel quale Mitrhil è il sole e la sua luce è tanto forte da rendere impossibile vedere altro se non il suo candido e bruciante lucore. Gli occhi d'oro si chiudono, perchè non è tanto l'effetto di quell'incanto ad interessare la dragonessa, ma la sua esecuzione. Vorrebbe capire quali sono i meccanismi che lo rendono possibile, sebbene è consapevole che quando si parla di pura fede è difficile trovare altre spiegazioni. Eppure il lato analitico del drago non riesce a farsi da parte e la sua mente cercherebbe un legame assoluto con quella della Stella, entrando in punta di piedi, ma scavando in profondità tra i suoi pensieri. Si congiungerebbe alla consorella in maniera silente, evitando di interferire in alcun modo con il suo incantesimo, e rimarrebbe vigile nella mente di lei, leggendola grazie al potere che gli dei le hanno concesso. Cercherebbe di vedere ogni cosa e qualsiasi cosa venisse materializzato dalle sinapsi dell'umana diverrebbe immediatamente chiaro alla dragonessa [//Telepatia draconica 3]. >


MITRHIL [{ Sala Visite }] )O({ Quello che accade intorno a lei, Mitrhil non può saperlo, mentre si aggrapperebbe con tutte le sue forze a quella che è ormai una sua prerogativa: la speranza. Tenterebbe così di rimanere immobile. Nonostante possa percepire il tocco lieve dell’eterna. Non ha il tempo di soffermarsi per sapere cosa stia facendo. Il suo unico obiettivo è mantenere alta la concentrazione sulla luce che comincerebbe a spandersi dentro di lei. [// Volontà ferrea lvl 3 ] La stessa postura: le palpebre chiuse, mentre le labbra voluttuose del colore dei fiori di pesco, intonerebbero una melodia ancestrale, una dolce e lenta nenia che vuol essere una personale preghiera alla Vergine Bianca. La melodia si alzerebbe delicata, come filo di fumo argentato che sale verso le stelle, spettatrici mute di questa lunga notte. [// Espressività artistica lvl 2 ] Se la concentrazione venisse trovata dalla Stella, tutte le percezioni esterne verrebbero annullate, cercherebbe di far sua quella luce che Arianrhod le concederebbe ogni volta che a lei si appella. Come figlia prediletta della Vergine Fanciulla tenterebbe di incanalare quell’energia vitale, espandendola dal nucleo centrale per tutto il suo corpo. Ogni fibra del suo essere sarebbe posseduta da quella luce che lentamente si trasformerebbe nel dolce fluire dell’acqua fresca. L’acqua che monda, l’acqua che è portatrice di vita, la sentirebbe scorrere dentro di sé come un giovane ruscello in piena, capace di rigenerare. [// Volontà ferrea lvl 3 ] Il contatto con Arianrhod scorrerebbe delicato e prepotente e la Vergine fanciulla manifesterebbe la sua presenza facendo illuminare la stellina bianca posta come sigillo di appartenenza sulla fronte di Mitrhil. [//Luce di Stella lvl 5 - Incanalamento 2/3 ] }


KERIS [Sala visite] Cerca di restare immobile e di non creare alcun disturbo verso la Sacerdotessa al suo fianco che sembra si stia concentrando molto affondo. Solo uno sguardo dona alla Dorata dopo aver sentito le sue parole, alle quali sorriderebbe felice ch'ella abbia capito e che non insista oltre. Poi andrebbe a sussurrare verso ella giusto per precisare ''ah comunque il...leone che ha fatto che ha fatto questo è morto, potete rassicurarvi'' conclude con tono lievemente divertito. Tornerebbe ora a cercare di guardare la donna al suo fianco, muovendo solo le iridi di ghiaccio verso sinistra ma senza muovere la testa, cercando di vedere quanto gli è possibile. Al suo orecchio sinistro giunge quella specie di canto ch'ella pronuncia, forse una formula di rito molto probabilmente, un appello verso la Dea per conferirle parte dei suoi poteri. [°°Perché non intoni anche a me qualcosa quando richiedi il mio potere?°° commenta ironico il Drago già divertendosi nell'umiliare l'uomo *sono sicuro non ti piacerebbe molto* risponde semplicemente il Cavaliere, mettendo fine a quel breve contatto mentale]. Forse ora riuscirebbe anche a scorgere quella lieve luce che proviene dalla fronte della Sacerdotessa creando lieve stupore nella sua espressione, chiudendo poi gli occhi preparandosi a chissà cosa, sarà dolore? O magari sollievo? Di certo sta per provarlo.


NYULE [ sala visite | forma elfica] Il canto che le giunge all'udito è distante decine di leghe, perchè ora lei non si trova li dove quella voce ha il suo fulcro, ma dentro alla testa di Mitrhil, dove di fulcro ce n'è uno decisamente più interessante. La lettura del pensiero non può fornire all'Eterna un'esatta visione del passaggio di potere tra la dea e la sua prescelta, ma forse la può aiutare a comprendere il legame tra cielo e terra, trasformando i pensieri della Stella in un libro da studiare. Le parole di Keris sono come una singola nota di un violino in mezzo alla più complessa delle melodie suonata da un'intera orchestra e giungeranno appena alla regina d'oro, la cui attenzione è ora per tutt'altro. Resta li dunque, focalizzata su quanto la mente della sacerdotessa genera durante l'incanalazione. Chissà se la forza dell'incanto sarà tanto grande da permettere al cervello di Mitrhil di creare un'immagine della dea o di rendere pensiero ciò che è semplicemente fede? Ad occhi chiusi, immobile, attende di scoprirlo.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Ed è nelle mani che convoglierebbe tutta quella energia vitale, concentrando quel flusso fino ai polpastrelli che delicatamente sfiorano la ferita aperta sulla guancia dell’uomo, percorrendone tutta la sua lunghezza. La luce della stellina brillerebbe di una luce pura, talmente luminosa da rischiarare, non solo il suo viso, ma buona parte della stanza. Sentirebbe scorrere la linfa vitale in maniera quasi inarrestabile tanto da volerla sprigionare di getto, proprio come una cascata che si riverserebbe a fondo valle. Cercherebbe di trattenere quel fluire impetuoso per donarlo delicatamente, perché dalle sue mani penetrasse dolcemente nella carne martoriata. Se Arianrhod volesse mantenere quel contatto vivo, la stellina continuerebbe a brillare nel suo massimo splendore nel momento in cui l’energia vitale verrebbe donata con generosità e abbondanza. Cercherebbe di rimanere immobile la Rosa Bianca, gli anni passati a servire la Triade e poi la Vergine Fanciulla, dovrebbero averla resa capace di estraniarsi dal mondo esterno ancorandosi alla sua concentrazione [//Volontà ferrea lvl 3 - Imperturbabilità lvl 5]. Le mani continuerebbero a sfiorano la pelle dell’uomo permanendo nella stessa posizione, così come il bagliore bianco di quella stella che non perderebbe d’intensità, fortificando sempre di più i corpi e le anime dei presenti. L’abbondanza delle acque risanatrici continuerebbero ad inondarle l’animo, così il potere della rinascita continuerebbe a sgorgare da lei, come se venisse riversato sul corpo del cavaliere, con la delicatezza con cui verrebbe riversata l’acqua in una brocca di puro cristallo. Come la cerva che anela l’acqua, la Stella dell’Alba proseguirebbe a spargerla per lenire, rinfrescare e risanare le ferite, cicatrizzando lì dove la pelle è stata squarciata impunemente. [// Luce di Stella lvl 5 - Lancio 3/3 - Incanto Guarigione 1/1] }


KERIS [Sala visite] Continua a mantenere gli occhi chiusi ma nonostante questo potrebbe intuire che nella stanza c'è una luce decisamente forte, molto probabilmente il potere della Dea che si manifesta sempre più forte attraverso quell'iniziale bagliore che prima aveva scorto. Dopo alcuni secondi che a lui sembrerebbero interminabili, nell'attesa di sentire le sensazioni di questo tipo di cura magica, dato che è la prima volta, finalmente sente il tocco d'ella sulla sua ferita. Cerca di non ritrarsi anche se un iniziale istinto gli direbbe di farlo, solo un po' timoroso ma alla fine la lascia fare, scoprendo con sorpresa che quel tocco è un sollievo per la sua pelle dilaniata, sentendo quasi come se fosse il tocco dell'acqua, che scivola dolcemente portando via tutto il dolore e purificando la ferita. Decisamente una sensazione strana ma piacevole. Lentamente riapre gli occhi, notando la luce nella stanza, passando prima lo sguardo su Nyule, che sembra assorta anche lei in chissà che cosa, per poi cercare la figura della Sacerdotessa al suo fianco e delle sue mani che lo stanno curando. Resta ancora in silenzio, attendendo ch'ella finisca senza disturbarla.


NYULE [ sala visite | forma elfica] Il potere sprigionato raggiunge il suo culmine e l'Eterna verrà pervasa da una sensazione di pace difficile da spiegare. L'energia divina la scalda, mentre i pensieri di Mitrhil diventano incomprensibili: è come se il pensiero fosse annullato o elevato ad un livello talmente alto da risultare al di fuori di ogni possibile comprensione. La dorata sorride a quella realtà, liberando il legame con la mente della Bianca Signora e riaprendo gli occhi per vedere gli effetti miracolosi sul corpo del cavaliere. Continua a non mostrare interesse per i risultati dell'incanto, mentre è ancora rapita nell'analisi di ciò che ha e non ha percepito attraverso il potere telepatico. La mente che scompare... Forse perchè è la dea stessa a prendere il posto dell'ancella nel momento in cui il potere si finalizza? Una delle tante ipotesi che il drago riesce a formulare. Una di una miriade di ipotesi meravigliose almeno quanto quello che l'Eterna ha sentito durante il legame più intimo con la consorella. ''Incredibile...'' mormora tra sé, evitando di mettere a parte i presenti della sua personalissima esperienza. Poi si avvicinerebbe a Mitrhil, tornando nella posizione occupata fino a pochi attimi prima, e le poserebbe una mano sulla spalla con estrema delicatezza. ''E' il potere più grande che ci sia...'' commenta a bassa voce. E saranno le sue ultime parole.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Lentamente lascerebbe andare il potere, la concentrazione ancora permarrebbe alta per non essere brusca nello svuotarsi dal flusso benefico di Arianrhod. [//volonta ferre lvl 3] Così come è iniziato, così tutto lentamente tornerebbe alla normalità. Anche la stellina affievolisce la sua luce fino a tornare ad essere un semplice tatuaggio bianco sulla pelle candida della fanciulla. Avverte, seppur in maniera delicata, la presenza della Regina nella sua mente. [ °°Hai trovato interessante quello che hai visto? La fede è qualcosa di molto personale, intimo. Il contatto, il legame se preferisci, che ho con Arianrhod è diverso da quello che Nivienne ha con la sua Dea ed è diverso da ogni altra sacerdotessa. Osservare non ti darà la chiave per trovare il vincolo che cerchi, anche se sicuramente avrai un quadro molto preciso di quello che avviene almeno dentro di me!°° [//Telepatia lvl 5] Le labbra si tirano appena in un sorriso ma tiene le palpebre ancora abbassate per lasciare che riprende coscienza del proprio corpo. [//Riposo 1/1] Prende un profondo respiro aprendo gli occhi al tocco dell’eterna e riservandole un muto accenno di assenso. } Sì è meraviglioso! { Si alza dal letto, seppur per poco tempo, tenere il potere della Dea incanalato in un corpo mortale ha il suo prezzo. E, sia il cavaliere che l’eletta, potranno vederne gli effetti sul viso dell’ancella. Le gote pallide e gli occhi un po’ languidi. MA rivolge ancora qualche parola al cavaliere. } Potreste avvertire qualche formicolio, ma nulla di preoccupante, è il potere della Dea che permane e le cicatrici si sa che prudono sempre quando sono in via di guarigione. Ora scusatemi ma devo andare a riposarvi. Potete rimanere qui per la notte se non volete affrontare il tortuoso sentiero per la loggia. Che Arianrhod vegli sempre su di voi Ser Keris e vi protegga nella sua luce! { Accenna appena un inchino con il capo riservando poi l’attenzione alla draghessa facendole segno di seguirla. Avranno di che parlare sicuramente in questa notte in cui il flusso benefico della Vergine Fanciulla ha risanato le ferite di un fedele cavaliere. }


KERIS [Sala visite] Segue con gli occhi i movimenti della Dorata verso Mitrhil che nel mentre abbandona il potere accumulato, ciò è abbastanza visibile dato che la luce che fino a pochi istanti prima brillava intensamente dalla sua fronte va via via spegnendosi. Solo quando si sarà spenta del tutto il Cavaliere andrà a ruotare il capo verso sinistra così da poterla osservare meglio e vedere come sta, di certo non deve essere stato facile, è comunque un potere divino nel corpo di un mortale, dev'essere faticoso, e infatti potrebbe notarlo dal viso d'ella. La mano sinistra andrebbe con lieve titubanza verso il lato sinistro del volto, là dove c'era la ferita e sentirebbe con il tatto che è sparita completamente, sente solo un lieve formicolio come da ella detto ma niente di più, sembra davvero un miracolo. Cerca di sorriderle veramente grato ''grazie per il vostro aiuto, vi sono riconoscente'' dice sincero verso ella ''certo andate pure, non voglio farvi stancare ulteriormente, avete fatto già molto'' commenta ancora sereno e anche un po' apprensivo. Alla sua ultima affermazione direbbe ''purtroppo devo andare, il dovere chiama, ci sono ancora molte cose da fare in Loggia, speriamo di non rivederci tanto presto, per lo meno non per una ragione simile a questa'' conclude sorridendo ancora con lieve divertimento. Si alzerebbe dunque dal letto che aveva occupato momentaneamente per poi passare lo sguardo su entrambe le Sacerdotesse ''Sid et Lex Draconis Mitrhil...Nyule'' e farebbe un inchino con il capo prima all'una e poi all'altra, uscendo poi dalla stanza diretto verso l'uscita del Tempio, riprendendo prima le sue armi e riponendole di nuovo legate alla cintura. Infine si avvierebbe verso il sentiero che lo riporterà alla Loggia, ora bisogna concentrarsi sulle ricerche ma prima un po' di riposo serve anche a lui, è pur sempre umano anche se con un Drago nella testa.






"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

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