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Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Il legame fra una Regina e la sua piccola principessa )O(

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2013 12:18
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Riposo Nymeria 2/3
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Riassunto: Link FM


Lairee e Nymeria sono nella stanza di quest'ultima al tempio.
La madre accudisce la bimba e il legame fra le due si approfondisce tramite gesti semplici e quotidiani.


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NYMERIA [stanza Nymeria] indossa una veste lunga, calda e morbida, di velluto rosso scuro, che la tiene ben al caldo, nonostante l'inverno che ha fatto la sua comparsa anche sull'isola. Sta finendo di raccogliere in capelli in un treccione a sua volta composto da numerose trecce più sottili, legandolo con un nastro oro e rosso, accanto a sè una culla in paglia di giacinti lacustri, cui la silvana sovente rivolge lo sguardo amorevole. Abbassa le braccia, terminando di sistemare la chioma, le dita della mano destra passano a sfiorare il monile a forma di drago di platino che le si avvolge in spire attorno alla gola prima che la regina, con movimenti lenti e calmi, si alzi e si accosti alla culla. Qui si china e sorride dolcemente.. mormorando a bassa voce: ''Lairee amore mio.. vieni con mamma adesso... vediamo se devi essere cambiata, poi ti porto in cucina con me..'' il tono di voce è carezzevole e sereno mentre l'elfa si rivolge alla piccola distesa.

LAIREE _Culla.Stanza Nymeria_Il mondo è davvero piccolo per quella creaturina distesa nella culla. Non supera i confini di quei rami intrecciati, non va oltre la calda copertina che qualcuno ha avuto cura di rimboccarle addosso. Ha gli occhi chiusi, la bimba. Forse sogna, forse crede ancora di possedere il proprio intimo regno, all'interno di quel ventre che l'ha protetta per lunghi mesi. Il capo, piegato sulla destra, esposto all'aria tiepida della stanza, sembra un piccolo fiore colorato: tenue la corolla, delicata e preziosa, eppure già tendente a quel color brunito tipico del sangue silvano che le scorre nelle vene, culmina in una fiamma dorata, in un'onda solitaria che veleggia in un mare placido. Le piccole mani si stringono a pugnetto, in un lento risveglio che solo la dolce voce materna è in grado di procurare. Un suono che smuove la piccola mezzelfa, costringendola a spalancare i grandi occhi dalla forma allungata, dalle iridi dal colore dell'ambra liquida, avidi di intrecciare lo sguardo in quelli di colei che è unica fonte di amore e di vita. La cerca disperatamente, saltando con lo sguardo ora di qua e ora di là, incapace di muovere quel corpicino che ancora non riesce a comandare.


NYMERIA [stanza Nymeria] sorride alla sua piccola, abbassandosi ulteriormente per poterle posare un bacio sul visetto, quindi con delicatezza, la sfila dalle coltri e la prende fra le braccia, per portarla nei pressi del camino in cui arde un fuoco scoppiettante. Qui arrivate, l'elfa si tratterrebbe a coccolare la propria piccina, deponendola supina su un vello di pelliccia bianca, raggiunto dal tepore del caminetto. Le parlerebbe con voce bassa e melodiosa, mormorii e sussurri per comunicare alla nuova nata la propria vicinanza, mentre con mani gentili ed esperte, andrebbe a verificare l'eventuale necessità di cambio della piccina. La carnagione lievemente dorata, paffuta, con le pieghe attorno alle gambine e alle mani miniscole, il ciuffo di capelli che balugina dal ramato al rosso al biondo a seconda del gioco delle fiamme, Lairee appare splendida e la madre non può che esserne rapita.

LAIREE _Stanza Nymeria_ Non è un caso che il suo nome significhi ''Estate'', nell'antica lingua degli elfi. I suoi stessi colori, ora risaltanti dalle fiamme del camino acceso per combattere la morsa del gelo che stringe a sé l'Isola di Avalon, sembrano ricordare la stagione preferita da Cerridwen: il fuoco tra i capelli, la luce del sole negli occhi e la tinta della terra tra le pieghette morbide attorno ai polsi e alle ginocchia. Ma di tutto questo, la piccola Lairee è ignara. Lei conosce solo il suono di quella voce che sembra canti solo per le sue piccole orecchiette leggermente a punta e di quel dolce profumo che pare circondare anche l'aria che respira. Viene sollevata dalla culla da due mani forti e generose, mani a cui affida la sua stessa vita. Eppure, nel momento in cui una nuova superficie, seppur morbida e piacevole, accoglie il suo corpicino, un primo singhiozzo risale la gola, esplodendo nella rosea boccuccia. A cui ne fa immediatamente seguito un altro. E un altro ancora. Non importa se le mani della mamma la stanno delicatamente accarezzando, se stanno verificando che l'abitino e le stoffe strette siano completamente inzuppate. No. Lei ha deciso di farsi udire, fino a che quei singoli singhiozzi altro non diventano che un pianto disperato, una disperazione infinita per quella sensazione di umido che sente tra le gambette, per quell'aria fredda che proviene dallo spiffero di una porta, per quella incredibile voglia di latte. Per qualsiasi cosa, Lairee sta piangendo.

NYMERIA [stanza Nymeria] sorride l'elfa, e non si scompone.. ''shhh... buona, ora vedrai che tutto si sistema..'' mormora alla piccina, procedendo con movimenti rapidi e precisi a toglierle il pannolino umido e pulirla, prima di sostituirlo con uno asciutto. La avvolge in una copertina morbida che aveva lasciato ripiegata nei pressi della pelle sulla quale aveva adagiato la piccina quindi, cullandola nel tentativo di placarne il pianto, la porta con sè fino a raggiungere una poltroncina. Se ha intuito bene, le proteste della piccola derivano dall'appetito.. schiocca le labbrucce corrucciate in un gesto e con un rumore inconfondibile...

LAIREE _Stanza Nymeria_ Ah, è davvero una meraviglia avere una madre così. Da quanto le sembra di aver capito, ha una soluzione per ogni suo problema. O quasi, a giudicare dalle sue prime mosse. Che non necessariamente sembrano placare l'ira della piccola, ormai con il volto dello stesso colore di quelle fiamme che schioppettano allegramente nel camino accanto alle due. Difficile che le altre sacerdotesse non possano udire le sue urla, data l'intensità. Le piccole gambe, anche se ora sono coperte da una calda copertina, si irrigidiscono, spingendo contro l'aria, come a voler dare la colpa di quel feroce appetito a qualsiasi cosa. A poco servono anche le parole che le vengono sussurrate, quando questo bisogno primario spinge sopra ogni cosa, obbligandola, se dovesse riuscire a posare le labbra sul tessuto morbido della veste della madre, a cercare avidamente la propria fonte di cibo, indirizzata dalla natura che le ha ben fornito ogni genere di istruzioni all'uso.

NYMERIA [stanza Nymeria] si lascia sfuggire una sommessa risatina. ''uhh come siamo affamate oggi mh?..'' scosta nel frattempo un lembo dello scollo della veste, prendendo la bimba e posandola, sdraiata, con il pancino contro il proprio addome. Con il braccio destro la sosterrebbe, accostandola al proprio seno, per permetterle di sfamarsi.. quando smettessero le proteste, sostituite dal sommesso grufolare della poppante che viene allattata, la madre passerebbe lunghi momenti accarezzandole la pianta dei piedini, per stimolarla nella suzione

LAIREE _Stanza Nymeria_ Vengono presto zittite le sue proteste, le sue urla contro il mondo. Viene placata la sua fame, offrendole quanto di più gustoso abbia mai conosciuto, in uno di quei regolari pasti che l'elfa le offre, senza mai mancarle carezze e dolci canti. Succhia avidamente, ma altrettanto spesso la sua forza viene meno, prendendo lunghi respiri, abbassando le palpebre per provare a cedere al dolce riposo che la sua infanzia ancora le permette. Ma ha una buona madre, ottima, la migliore. La tiene sveglia, le punzecchia i piccoli piedini che escono dalla copertina, permettendole di non addormentarsi, di continuare a sfamarsi. C'è un contatto anche di pelle, tra madre e figlia, tramite la piccola manina destra che si poggia sul seno di Nymeria, come a volersi accertare che l'altra rimanga lì, con lo sguardo fisso nei suoi occhi, senza mai stancarsi. Lunghi attimi di pura intimità tra le due, quei momenti che solo loro due possono iniziare a comprendere, studiandosi a vicenda, amandosi profondamente. Fino a quando giunge il naturale momento di dividersi e le labbra della piccola mezzosangue si staccano dal corpo della madre, senza, tuttavia, lasciar perdere la presa in quegli occhi di puro argento.


NYMERIA [stanza Nymeria] osserva la sua piccina, la ama, la ammira, lascia che si sazi il pancino tondeggiante, sorridendole e annuendo, silenziosa, di tanto in tanto. Quando la poppata finisce, lascia ancora che passi qualche momento, senza fretta.. che siano gli altri a correre, non lei, non loro. Piano piano, rimette a posto lo scollo, quindi si accerta che Lairee sia ben avvolta nella copertina e la solleva delicatamente, facendola posare con l'alto torace contro la propria spalla destra, sostenendola con il braccio della stessa parte, mentre la mano sinistra, con il palmo aperto, le darebbe delle piccole pacche sulla schiena. Espletate le ultime azioni, si accosta alla porta, tenendo Lairee in braccio.. ''adesso mamma ha fame.., andiamo, vieni con me'' le sorride parlandole con il tono che solo a lei riserva.

LAIREE _Stanza Nymeria_ Ora che finalmente tutte le sue ansie e i suoi bisogni sono stati soddisfatti, altro non le rimane che terminare la propria cena con un piccolo e delicato suono proveniente direttamente dallo stomaco, come a ringraziare la mamma per il prelibato cibo che le ha offerto. A cui va ad aggiungere un sorriso, con le labbra strette a forma di cuore e le guance ora colorate di un profondo senso di pace e soddisfazione. Quello che ora la mamma deciderà, per lei non ha più importanza. Le importa solo che lei sia lì con lei, per poter udire la sua voce e avvertire il suo calore, unito a quello della copertina che stringe il suo corpicino, ora che verranno meno le fiamme del caminetto.

NYMERIA [navata - cucine] tiene Lairee fra le braccia, accarezzandole la schiena mentre con passo calmo si dirige verso la cucina. Passa attraverso il tempio, sfila dinnanzi alle tre statue e le pare quasi che il loro sguardo di pietra la segua nei movimenti.. ha sua figlia e LORO figlia fra le braccia, un tesoro prezioso, la benedizione di Beltane che si è incarnata in una piccina dalla bellezza pura e perfetta. Varca la soglia della cucina, infine, e subito il profumo di erbe aromatiche, biscotti (che non mancano mai) e altre ottime pietanze le solletica le narici facendole venire l'acquolina. Agilmente aggira un tavolo ed alcune sedie, avvicinandosi ad una madia, dalla quale recupera un semplice piatto di legno ove poserà poi ciò che deciderà di mangiare, probabilmente del pane, frutta, del miele ed un pezzo di formaggio. Avvicinandosi al tavolo vi prenderà posto e, tenendo Lairee con delicatezza, si siederà, sbocconcellando quanto ha nel piatto e lanciando sguardi amorevoli alla piccola principessa dalle guance rosee e morbide.

LAIREE _Navata->Cucine_ E per la prima volta da quando ha visto la luce, aiutata dalle esperte mani di due Sacerdotesse, diverse per indole e colori ma unite dallo stesso scopo, la piccola mezzelfa abbandona l'alcova privata della madre, assaporando quella nuova aria frizzantina, gelida e silenziosa nella notte. Si lascia condurre senza opporre resistenza, ora che il suo rotondo pancino è pieno e le stoffe a contatto con la pelle sono pulite e asciutte. I suoi occhi sono ancora ciechi a ciò che la circonda: non ci sono le tre statue della divinità che ha permesso il suo concepimento, e nemmeno il braciere con le sue fiamme, così come non esiste il grande tavolo rotondo attorno al quale sua madre vaga, alla ricerca di qualcosa che possa sfamarla e renderla, egoisticamente parlando, pronta al successivo suo pasto. Se ne rimane così, piuttosto silenziosa e calma, con l'oro degli occhi rivolto a quell'unica forma che invece ama e conosce, il volto della madre. Ancora non conosce il suono della propria voce, ad eccezione delle grida che fino a poco prima hanno smosso le antiche mura del Tempio. Non ha nulla da dire, la piccola principessa, almeno per ora. Questo è il suo tempo per nutrirsi e riposare, adatto solo per crescere. Senza pensieri o preoccupazioni, ora i suoi occhi sono liberi di chiudersi, di celarne l'ambra sciolta al suo interno. Non sarà un vero sonno mortale, né mai potrà esserlo, ma solo una breve carezza in un mondo popolato da sogni e di calore.

o0)O(0o


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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Riassunto:


La Stella del Meriggio si reca nella stanza della Sapiente di Cerridwen per conoscere la principessina. [SM=g27836]
Fra moine della Fenice a Lairee, coccole donate da Nymeria alla figlia, in un crescendo del legame fra le due, e biscottini al miele...la Decana informerà la Reggente della visione avuta a Lughnasadh sul Pendragon, di ciò che sta succedendo in cordigliera presso i draconici, della richiesta della Prima Lady di incontrarla per questioni di vitale importanza e salvezza delle due Terre, oltre alla questione dell'incolumità della principessa.
Nymeria dal canto suo deciderà di incontrare Lady Arhil e di richiedere un colloquio con il Drago di Platino.
La sicurezza di Lairee non è messa in discussione, ovviamente.




//Commento: Seconda role di riposo per Nymeria.
Chiacchiere fra Sorelle e biscotti al miele [SM=g27817]

Grazie mille alle player, mi sono rilassata un sacco ieri sera [SM=g27836]


o0)O(0o


NIVIENNE { Alcova Privata --> Corridoio Ala Sacerdotale } - { Una nuova notte avvolge la Sacra Isola, mentre il gelo lentamente volge al termine. Ghiaccio, neve che, con la nuova venuta di Arianrhod, presto si scioglierà donando la propria acqua ai nuovi germogli. La Fenice, al contario, è portatrice di Fuoco. Lo stesso Fuoco che questa sera è decisa ad incontrare e donare. Stessa stella, stesse vesti per quell'elfa che presto rivedrà. Insieme alla Figlia di Beltane. Lei, invece, la conoscerà per la prima volta. La mano destra scivolerebbe lentamente verso il grembo, dita affusolate che si stringerebbero attorno alla stoffa cremisi, conscia che potrebbe esser la stessa sorte che probabilmente scivolerà sul proprio capo. Donna e Sacerdotessa che sembrano scontrarsi continuamente. L'amore per una Sacerdotessa è una maledizione, come ciò che potrebbe contenere il proprio grembo se mai Lei le permetterà di generare. Un sospiro leggero le uscirebbe dalle labbra piene e morbide, mentre l'indice della mano sinistra scivolerebbe sulle parole e la grafia di Ser Sandmar Azad. Una missiva dal nuovo Advocatus, che inserirebbe in quel grimorio che ne contiene una vita intera. O almeno una vita da Sacerdotessa. Prenderebbe con sè quel piccolo fagotto rosso abbandonato sullo scrittoio, riempito nel pomeriggio, poi il fruscio di vesti l'accompagnerebbe verso la porta dell'alcova, sino ad aprirla per ritrovarsi nel corridoio. Riccioli corvini che le danzano oltre le spalle, ricadendole sulla schiena, scalza come sempre. Senza l'athame, ma con quel piccolo dono. }


NYMERIA [stanza privata] ha lasciato la porta aperta di modo che le altre sacerdotesse passando, possano entrare a loro piacimento... anche perchè non ama le porte chiuse e se desidera allontanare qualcuno di certo non deve ricorrere ad una fragile barriera di legno. Siede a terra, su una coperta di pelliccia morbida, sopra la quale ha adagiato la piccola Lairee. Indossa una veste rossa di velluto morbido e scuro, con semplici ricami allo scollo, sul fondo delle maniche e sul bordo inferiore, i capelli sono raccolti in un treccione morbido fermato con alcuni nastri rossi e dorati, e le ricade lungo un fianco sino a sfiorare terra. La piccola lairee è avvolta in un'altra copertina calda e morbida, la madre le sta parlando con voce sommessa mentre con la punta delle dita la sfiora e le solletica la punta del nasino e il profilo delle minuscole labbrucce. Alle spalle della piccina un braciere arde con tizzoni infuocati, in modo da spandere calore nella stanza senza il rischio che si generino scintille o faville che vadano a scottare la bimba.


LAIREE _Stanza Nymeria_ Il suo, di confine, non arriva nemmeno a solleticare quell'uscio lasciato aperto. Ci pensa il dolce tocco della mamma a sfiorare la sua morbida pelle, ricordo della bronzea terra di quegli antenati che si rincorrono rapidi e agili nel suo sangue, macchiandosi con quelli più marcati di un uomo che ha celato il proprio volto dietro ad una maschera da cervo, per celebrare l'unione non voluta da due esseri consapevoli, ma direttamente da una divinità che, almeno per ora, è ancora distante e incomprensibile da quella piccola creatura sdraiata nella folta pelliccia, a terra. Le gambine, nascoste in una copertina tessuta appositamente per lei, si alzano e si piegano in una danza tutta particolare, seguita in perfetta armonia dalle piccole braccine libere dalla stoffa scarlatta dell'abitino, così che le piccole pieghette ai polsi e ai gomiti siano chiaramente visibili. Piccoli e continui sorrisi non si stancano di ripetersi, uno dopo l'altro, al passaggio di quel profumo e di quella carezza che ha ben iniziato a conoscere, giorno dopo giorno, dalla nascita. E che, segretamente, ha deciso di non voler mai abbandonare. Soprattutto ora che il pancino è pieno e il sederino è stato da poco pulito.


NIVIENNE { Corridoio Ala Sacerdotale --> Stanza Nymeria } - { Piedi nudi sulla pietra fredda, eppure è sempre circondata dal tepore che la avvolge. Fuoco. Perchè lei è questo in ogni singola lingua di fuoco che arde nel proprio animo, nella propria Stella. Fiore di fuoco, petali di sangue, corolla scarlatta che la avvolge e si muove con lei ad ogni singolo passo. Profumo d'estate ciò che si porta dietro. Passo dopo passo. La stellina rossa marchiata a fuoco sulla propria fronte risalta sull'incarnato della Stella del Meriggio, marchio di quella Dea Passionale, Madre e Guerriera. Giusta al contempo. E Nymeria stessa dovrebbe poterla sentir giungere portando con sé il fuoco di Cerridwen ed il calore dell'estate. Si fermerebbe però sulla porta, appoggiandosi inizialmente allo stipite e lasciando che lo sguardo, di color verde smeraldo, si posi su quella scena tenera che ha innanzi. Una madre che coccola la propria bimba, che le parla dolcemente in quel contatto -madre-figlia- che è più potente di ogni altra cosa. Le guarda rapita, estasiata al contempo, mentre un sorriso dolce e leggero s'aprirebbe sulle labbra morbide e scarlatte. Attende, senza disturbare. Aspettando che sia la Sapiente e Sovrana a trovare un attimo per perdersi oltre quel quadro amorevolmente dipinto. }


NYMERIA [stanza] continua a giocherellare con la sua piccola, solleticandola e stimolandone le reazioni naturali, ma il calore, l'ardore che si approssima e l'avvolge man mano non le sfugge certamente... una fiamma vivida, la fiamma prescelta dalla madre per guidarne le figlie richiamate dal meriggio sta venendo da loro. ''Uhh senti Lairee.. ecco sta per arrivare una persona alla quale mamma vuole molto bene..'' mormora alla piccola, sorridendole. Sa bene che la mezzelfina non è in grado di comprendere discorsi e nemmeno ancora le più semplici parole, ma il tono trasmette la sensazione di benessere e sicurezza della silvana alla sua progenie. La sapiente volgerebbe il capo all'arrestarsi del lieve fruscio che accompagnava, sussurrando, il passo leggero della Stella e con un sorriso accogliente e caloroso la accoglierebbe. ''Aaye, Nivienne, ben venuta. Vieni, non rimanere sull'uscio, qui... c'è qualcuno che ti vorrei presentare.'' Userebbe il saluto nella propria lingua per rivolgersi all'umana, cosa che raramente e con pochissime persone fa. terminata la frase, raccoglierebbe fra le braccia Lairee, sostenendole la testolina con una mano, e si rialzerebbe con un movimento fluido ed aggraziato dalla copera di pelliccia, ruotando su sè stessa per porsi dinnanzi a Nivienne [agilità +4].


LAIREE _Stanza Nymeria_ Non è in grado di comprendere il significato di quelle parole mormorate con amore e dolcezza, ma, nonostante questo, un piccolo versetto, acuto, gliene fa eco. Come se fosse una risposta, a modo suo. Non vede colei che la madre le annuncia, perchè i suoi occhi, dal colore dell'ambra liquida, hanno come unico scopo la visuale argentata incorniciata dalla bionda chioma della madre. Diviene quindi un puro piacere sentirsi afferrare dalle sue mani, sotto quel sottile eppure caldo strato di lana, per riappropriarsi del naturale calore dell'elfa, per rituffarsi tra le sue stoffe e le sue fragranze. Tra il suo odore, quello di una mamma. Le gambine si tirano, spingendo un poco la pelliccia sotto di sé, incurante dell'aggraziata giravolta compiuta e continuando ad ignorare che ci sia qualcuno che la stia osservando, che studi il suo unico ciuffo dai riflessi ramati, ben accompagnato da quegli occhi dal taglio leggermente allungato che possono solo tradire il suo sangue.


NIVIENNE { Stanza Nymeria } - { Il vestito scarlatto avvolge il corpo dell'umana Fenice, così come fra le mani accoglierebbe ancora quel sacchettino con piccole perle di dolcezza. Biscotti al miele. Ottimi perché una madre possa riprendersi dalle fatiche del parto, ma anche in allattamento. Il nettare che Lairee sorseggerà acquisterà un aroma dolciastro. Voce calda che si spargerebbe per l'aere, in un tono leggero in maniera da non disturbare la piccola. } Nymeria. { Si sposterebbe dall'uscio, conscia che l'architrave sia in grado di sostenersi da sé, per avvicinarsi all'elfa che aggraziatamente ed in un unico movimento s'è rialzata dalla coperta di pelliccia con Lairee in braccio. } Ed io sono impaziente di conoscerla. { Il tono sempre flebile, ma con quella dolcezza e felicità che si possono percepire quasi si stessero palpando. Ed il sorriso sulle labbra della Fenice che non accenna a scemare è uno degli indicatori del suo status. Sembrerebbe quasi mangiar con gli occhi ogni singola pennellata su quel quadro che vede per la prima volta. Ma quasi lo venerasse. Una nuova figlia di Beltane, che porta con sé i colori dell'estate. Il ciuffo ramato, gli occhietti d'ambra, l'amore. Da ogni singolo rotolino e lembo di pelle scoperta. } Ciao principessina. { Il tono cambierebbe nuovamente, una zia ormai persa irrimediabilmente per la propria nipotina. Irrecuperabile. Ed allungherebbe le dita affusolate della mano destra per sfiorarle una manina morbida. } Tu come ti senti? { La domanda questa volta sarebbe rivolta alla reggente, ma senza alzare lo sguardo dalla piccola. }


NYMERIA [stanza] tenendo Lairee semicoricata e sorretta dal proprio avambraccio sinistro, con la mano destra si assicurerebbe che la copertina morbida in cui l'avvolge stia ferma senza costringerne i movimenti... la mano terminerebbe l'esame con una carezza sulla testolina fiammeggiante della piccola, prima di passare alla sua presentazione ufficiale. ''Si chiama Lairee.. che nella nostra lingua significa Estate..'' parlerebbe guardando la neonata negli occhi, per poi volgere i propri, limpidi come due polle d'acqua sorgiva verso la Stella fiammeggiante. Le sorriderebbe, annuendo composta: ''Sto bene, Mithril e Arshal sono state molto brave, veramente competenti e premurose. Qui la principessina sembra gradire l'aria del tempio.. mangia e dorme come un orsacchiotto in pieno inverno.''


LAIREE _Stanza Nymeria_ Comodamente adagiata nell'incavo ricavato dallo spazio tra il braccio sinistro e il corpo della Regina, la piccola mezzelfa si ritrova a contatto, per la prima volta, con un volto che non sia quello della madre. Le labbra si chiudono, formando così una curiosa espressione un po' imbronciata, spinta in avanti, oltre le guanciotte piene e rosee. Un diverso fuoco le sfiora la manina libera, ma questo non sembra disturbarla più di tanto, soprattutto non dopo che la copertina è tornata ad avvolgere il suo piccolo corpo, senza stringere troppo, questa volta. Sembra proprio che abbia capito, la mamma, che lei non vuole essere legata troppo stretta a niente. Chissà che non trovi qualche somiglianza con lei, dopo tutto. Rimane così a fissare quel nuovo volto che le viene offerto, a studiare quella voce che si mescola con quella amata, un suono che forse altri giudicherebbero alquanto strano per la mediterranea, ma non lei, la piccola principessa. Lei sa solo che deve farsi amare e coccolare.


NIVIENNE { Stanza Nymeria } - { I movimenti della Stella del Meriggio sono quelli di un'attenta osservatrice, quelli della reggente invece di una Madre. Movimenti semplici, dolci, leggeri mentre sistemerebbe la copertina attorno al corpicino della piccola. Amore, tutto ciò che sembra irradiarsi da loro. Come raggi caldi del sole che vadano a sfiorare ogni stelo d'erba o fiore che sembra s'allunghino nella loro direzione. } Estate... { Una stagione. Una sola parola che racchiude in parte ciò che è Cerridwen. } Un nome perfetto per una Figlia di Beltane. { Per poi annuire leggermente alle parole successive. } Si, eri in ottime mani. { Lo sguardo s'alzerebbe a ricercar quelle polle chiare. } Mi spiace non essere stata presente. { Il tono più flebile, quasi incrinato. Una mancanza. } Ti ho portato dei biscottini al miele. Li ho sfornati questo pomeriggio. { Quasi a farsi perdonare. } E spero che Lady Ringil ti abbia fatto avere tutti i doni per la piccola. Ho scelto qualcosa di caldo, visto il clima invernale dell'Isola. { Non aggiunge: di rosso. Anche se è palese. } Anche se crescerà in fretta come tutti i bambini di queste terre. { Le ha viste crescere. Una figlia del Tempio dopo l'altra. Anni in un solo inverno. }


NYMERIA [stanza]ascolta, silenziosa come sua abitudine. Non risponde nelle pause del discorso di Nivienne, la lascia esprimere tutto quanto sente e vuole, per replicare solamente quando questa tace. ''I tuoi meravigliosi biscotti.. '' ride sommessamente, cullando appena Lairee, avanti e indietro, ondeggiando piano, ''ne son sempre stata un'ammiratrice.. e a palazzo per quanto la cuoca si sforzi, non riesce ad eguagliarti. Non glielo dico, povera donna.. ma sa che non reggono il confronto.'' Tace un momento, abbassando lo sguardo su Lairee, fugacemente, per controllare che gli occhietti vispi siano liberi dai lembi della coperta e sorridendo al tenero corruccio delle labbra a forma di cuore. ''Non dire poi che.. non c'eri, Nivienne.'' Rialza il volto, per fissare con intensità lo sguardo in quello verdissimo della Stella. ''Tu c'eri.. e ci sei sempre. Non credere mai che non sia cosi', perchè ti sminuisci.. e non sei giusta nei tuoi confronti.'' Il tono è dolce e melodioso, pacato.. eppure un'intonazione o lo sguardo che l'accompagna fa intendere che non vi sia possibilità di replica o di dissenso dall'affermazione appena pronunziata. ''Vieni, sediamoci.. mangiamo qualcuno dei tuoi biscotti.. e oh, sì, lady RIngil mi ha fatto recapitare i tuoi doni, sono splendidi, ti ringrazio.. anche a nome suo.'' il sorriso si fa radioso, quando lo sguardo scivola in una carezza amorevole verso Lairee, prima di tornare verso Nivienne.


LAIREE _Stanza Nymeria_ Se ne rimane ancora per un po' a fissare quei grossi riccioli grondanti ore e ore intere di divertente gioco, ancora incapace di acciuffarli e tirarli a sé, solamente sognante, in trepida attesa di quel futuro prossimo. Si lascia dondolare, corrugando appena la fronte al primo movimento, in quel misterioso punto in cui sia la madre che l'altra donna hanno una stella incisa nella pelle, dello stesso colore. In quella dolce e lenta altalena, che ai bambini mortali porterebbe un caldo torpore per un principio di una lunga dormita, altro non conduce alla piccola mezzelfa che una serena sensazione di benessere, lasciandole perfino il privilegio di socchiudere le palpebre, nascondendo al mondo intero l'inusuale colore delle sue iridi, quel pizzico di oro trasportato dalla calda brezza dell'estate.


NIVIENNE { Stanza Nymeria } - { Lo sguardo permarrebbe fisso sulla piccola mezzelfa, mentre le parole della reggente si libererebbero per l'aere. Se alle prime si lascerebbe andare ad una risatina sommessa e vi replicherebbe. } Posso fartene quanti ne vorrai, anche per Lairee... { Una maniera per rilassarsi e lasciar dietro di sé le preoccupazioni della Sacerdotessa. E la continua fine del mondo o dell'Isola. In una maniera o in un'altra. Alle parole che verrebbero dopo, però non replicherebbe. Forse perchè il tono della reggente non lascia spazio ad affermazione alcuna. E' strano come riesca a vedere soltanto le proprie mancanze. Forse perchè le cose fatte sono fatte, ma quelle che non riesce a fare possono essere irrimediabilmente perse. Come in questo caso. Almeno ai propri occhi. } Si. { Una semplice sillaba, mentre si lascerebbe cadere aggraziatamente sulla coperta di pelliccia, sedendosi su un lato e nascondendo le gambe sotto alle pieghe della veste. Aprirebbe poi il sacchettino lasciando che l'aroma dei biscottini al miele si sparga per l'aere. } Bene, sono lieta che ti piacciono e spero anche lei. { Un sorriso leggero donato a quella piccola batuffolina, che par sembri socchiudere le palpebre. } C'è anche un'altra cosa della quale vorrei parlarti. { Si, beh, forse più di una... } Del Pendragon. { Lo sguardo si sposterebbe sul volto di Nymeria. Così come un altro tono verrebbe usato durante la piccola digressione. } Per il rituale di Lughansadh, Eiluned s'è trasfigurata nella Triade tutta, ma in un secondo momento il suo corpo è cambiato sino a prendere le sembianze d'un drago cangiante. Nella visione il drago di platino lasciava queste terre a favore di questo nuovo drago avente il sangue d'un Dio e la benevolenza delle Stelle. E la Sua stessa voce ha sottolineato che nuovi patti verranno stretti, perchè altri verranno meno. { Lo sguardo non si sposterebbe nemmeno per un istante dagli occhi dell'elfa. Quasi a ricercarne le emozioni che potrebbero trasparirvi (//Empatia lv. 1). Ed aspettando una sua replica. }


NYMERIA [stanza] si affianca a Nivienne, ascoltandola ed annuendo... dapprima. Si china in avanti e accoccolatasi sui talloni, poserebbe Lairee di nuovo sulla coperta di pelliccia morbida e folta, quindi si siederebbe. Lairee, fra la madre e Nivienne, sarebbe ben visibile da entrambe, protetta dalle guardiane di fiamma del tempio e scaldata sia dalla pelliccia sia dal braciere ardente che mette in fuga i rigori dell'inverno dalla camera. Quando le parole della fenice però vertono sul Pendragon, la silvana si fa attentissima e seria. Posa una mano sull'addome caldo della figlia e, reclinato il capo verso una spalla, osserva attentamente la Stella, occhi negli occhi, come a voler assorbire quanto ella le sta narrando, senza lasciarsene sfuggire nemmeno una sillaba. Annuisce una volta sola ad indicare forse la presa di coscienza di quanto dettole, quindi rimane in silenzio.. Il tempo scorrerebbe lento e denso come melassa, il silenzio dell'elfa sarebbe completo, lo sguardo trasparente.. perso, lontano, il contatto mantenuto solo dalla mano calda posata sul Lairee. Si riscuoterebbe lentamente dalla riflessione, e solleverebbe un sopracciglio delicatamente arcuato, inspirando. ''In tutta sincerità, Nivienne, non saprei che cosa risponderti. Non ricevo segnali dal Pendragon, non mi risulta che sia adirato, offeso o altro. La Somma come ha interpretato la visione?... '' Rifletterebbe qualche momento ancora, per poi soggiungere ''La sola cosa che posso suggerire è che io tenti di evocare il pendragon.. e lo interroghi a proposito. Sarà lui a darci risposta.''


LAIREE _Stanza Nymeria_ Le palpebre continuano a proteggerla dal mondo esterno, socchiuse delicatamente da una forza più antica di quelle pietre che custodiscono tutte e tre dal rigido rigore di quell'inverno estraneo all'Isola, una forza che è pronta a frantumarsi solo per quel sangue misto che scorre, rapido come un fiume in piena, in quel piccolo corpicino da neonata. Le gocce d'ambra tornano a risplendere [//skill di razza] non appena le delicate movenze della silvana la costringono ad abbandonare il caldo rifugio che già aveva eletto come superba dimora, costretta ora a ricercare quel calore solo nelle stoffe che, morbide, coprono quella parte del suo corpo che l'abitino rosso fuoco manca, immersa nella calda pelliccia di un animale che è stato sacrificato proprio per quello scopo. Un singhiozzo lacera l'aria resa tiepida dalle fiamme di fuoco dietro di lei, subito seguito da un altro e da un altro ancora. A quanto pare, la piccola preferisce essere tenuta a stretto contatto con la madre e quella mano sulla pancia, proprio non sembra bastare.


NIVIENNE { Stanza Nymeria } - { Figlia di Beltane. Protetta ed inconsapevole fra le Fiamme della Madre. Protetta da tutte le visioni di morte e distruzione, dalla fine di queste terre o dalle minacce di morte alla sua persona. Lo sguardo del colore dei prati si intreccerebbe a quello riflessivo ed attento della reggente (//Empatia lv. 1). La lascerebbe pensare in quegli attimi che sembrerebbero non finir mai, sino a quando un sopracciglio s'alzerebbe e le parole della Sapiente nuovamente risuonerebbero nella stanza. Annuirebbe leggermente alle sue constatazioni, per poi replicare. } Non c'è stata più occasione di parlarne con Eiluned, quindi non saprei dirti come possa aver interpretato il tutto la Signora di Avalon. Anche se è parsa molto semplice e dettagliata. { Un sospiro leggero. } Si, forse dovresti tentare quella strada, ma c'è un'altra cosa che vorrei dirti. { Lo sguardo tornerebbe su Lairee, sino a tuffarsi negli occhi color ambra, quasi potessero riscaldarla in qualche modo. } Inizialmente pensavo che non lo avrei detto a nessuno, se prima non ne avessi parlato con te. Ma gli eventi mi hanno portata a rivedere la mia presa di posizione. Lady Aingeal, la figlia della Prima Lady ed Alfiere dei Draghi, è giunta al Tempio gravemente ferita. Cerridwen mi ha permesso di curarla e di ridonare al suo corpo la sua interezza originaria. Le ho parlato della visione, perchè ha raccontato che -anche se non sapeva bene cosa stesse accadendo- era qualcosa legato alla presenza dei cavalieri dei draghi sull'Isola, ma anche del legame che i draghi hanno con la Dea. { Lo sguardo tornerebbe a rituffarsi nuovamente in quello della reggente, mentre la voce della piccola inizierebbe a farsi sentire. } Se avrà ulteriori notizie ce le farà avere. Ho pensato che il tutto potesse essere collegato. Forse dovresti incontrare anche Lady Arhil. { Non è una sentenza quella della Stella del Meriggio, ma crede che ogni via sia da percorrere per giungere alla verità. }


NYMERIA [stanza] ascolta Nivienne, ancora attenta.. ma altrettanto attenta è alle reazioni della propria piccolina. Un sorriso le incurva le labbra, mentre fa scchioccare la lingua contro il palato imitando il verso che si fa per richiamare l'attenzione di un gattino... ''shhh Lairee, vieni..'' Si allungherebbe per raccogliere la piccina dal tappeto di pelliccia, quindi rapido lo sguardo percorrerebbe i dintorni della camera. Quando l'elfa scorgesse la fascia portabebè, rivolgerebbe uno sguardo a Nivienne ''Ti ascolto..'' per alzarsi e tenendo in braccio Lairee raggiungere la fascia. La drappeggerebbe quindi sulla spalla destra, infilandola a tracolla, con la mano libera allargherebbe le pieghe del tessuto e vi infilerebbe la piccola, facendole raccogliere le gambine in posizione fetale. Una volta accertatasi che la figlia sia comoda e al sicuro, tornerebbe con le mani libere a sedersi accanto a Nivienne, quando questa sta terminando il discorso. ''Sì.. credo sia il caso che io incontri questa lady... Arhil. Ci mettemmo in contatto tempo addietro, ma non riuscimmo mai a parlare direttamente, il mio interlocutore primo fu .. il tuo compagno. '' Le sorride brevemente, per poi concludere ''Nei prossimi giorni le chiederò di venire a trovarmi qui al tempio.. e se vorrai essere presente, ne sarò lieta.''


LAIREE _Stanza Nymeria_ I singhiozzi sembrano volersi prolungare e continuare, ma le ottime attenzioni di una madre riescono a correggere anche questo brutto difetto. Le mani salde dell'elfa prendono nuovamente a sé il piccolo corpicino della mezzelfa, smorzando ogni intenzione di un pianto nervoso prima ancora che quest'idea prenda forma. Di nuovo cullata e trattenuta con amore, alla principessa altro non rimane che rivolgere un sorriso compiaciuto alla propria salvatrice, cercando i suoi occhi d'argento come un fiore cerca con avidità il primo raggio di sole all'alba. Protetta, quindi, da una spessa fascia, anch'essa rossa proprio come l'abitino che indossa e le babbucce che ora fuoriescono dal bordo della copertina, si ritrova a fissare, in posizione fetale, la veste della Sapiente, mentre il mondo, lentamente, va scomparendo, già dimenticato dalla sua giovane mente, che solo alla prossima poppata va rivolgendosi.


NIVIENNE { Stanza Nymeria } - { Lo sguardo della Fenice si sposterebbe con i movimenti dell'elfa e della sua piccola. Attenta ad ogni minima reazione. } Tranquilla. { Un sorriso leggero, mentre la vedrebbe quasi danzare per la stanza alla ricerca della fascia che con maestria si sistemerebbe addosso, infilandovi poi la piccolina. } Oh... { Le labbra si schiuderebbero leggermente in un moto di sorpresa. Quasi fosse stata colta in flagrante. } ...non pensavo sapessi di lui. Oppure è semplicemente così evidente... { Un sorriso leggero. Rosso, passionale. Un sorriso che le solca le labbra solo quando parla di lui. Annuirebbe, per poi continuare. } Se i miei compiti me lo permetteranno presenzierò volentieri all'incontro. { Prenderebbe un biscotto portandoselo alle labbra ed iniziando a sgranocchiare. } Inoltre anche Lady Alexandra ha chiesto un incontro con te, la Dama del Lago ed un drago d'oro. Nyule potrebbe fare al caso nostro. Riguardo ad una prossima fine di queste terre, che la nostra progenie potrebbe non riuscire a fermare se non agiamo noi immediatamente. { Un sospiro leggero, insieme a quello sguardo che sembrerebbe perso nel vuoto per un istante. La costante fine del mondo. La piccola Lairee sembra essersi calmata, ma se loro sgranocchiano biscotti sa che anche per lei presto verrà il tempo della prossima poppata. } Vorrei anche sapere come pensi di procedere riguardo alla piccola ed alla missiva ricevuta da Ser Sandmar. Per ora le sarai sempre accanto, ma bisognerà trovarle una scorta appena crescerà, o stare attente a non lasciarla sola. { Hanno già perso Gwendhelen, insieme alla madre. Lairee sarà guardata a vista giorno e notte. Le fiamme della Guerriera non la lasceranno un solo istante. }


NYMERIA [stanza] con il palmo di una mano accarezza il dorso della figlia attraverso la seta rossa della fascia, l'altra si allunga a prendere un fragrante e croccante biscotto. Prima di accostarlo alle labbra, la regina sorride a Nivienne... ''Una cosa alla volta, Nivienne.. il pendragon non ha ancora spiccato il suo ultimo volo per lasciarci, il mondo scricchiola, ma è ancora solido sotto i nostri piedi, Lairee per adesso e ancora per un bel pò dipenderà completamente da me e.. la porterò con me per difenderla, accudirla e lasciarla crescere serenamente. Qualsiasi minaccia gravi su di lei, sarà affrontata e ricacciata in gola la mittente, non temere.. il potere del tempio non va sottovalutato, non sarà la prima bimba che vi trova rifugio e famiglia.. come accadde a me.'' Sorride, quindi avvicina il biscotto alle labbra... ''Ed ora mangiamo un pò di biscotti, fra non molto la principessina avrà fame.. e la farà venire anche a me.''

o0)O(0o


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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